08 Gennaio 2025
Secondo uno studio pubblicato su BMJ Public Health i vaccini Covid potrebbero essere in parte responsabili di un aumento di decessi in eccesso “senza precedenti” negli Stati Uniti e in altri Paesi occidentali tra il 2020 e il 2022.
Analizzando i dati sulla mortalità in 47 Paesi occidentali, i ricercatori dell’Università Vrije di Amsterdam hanno rilevato che nonostante l’ampia diffusione dei vaccini Covid e le misure di contenimento adottate in tutto il mondo, il numero di morti in eccesso “è rimasto elevato per tre anni consecutivi", dal 2020 al 2022.
“Ciò solleva serie preoccupazioni. I leader dei governi e i responsabili politici devono indagare a fondo sulle cause del persistente eccesso di mortalità”, hanno scritto i ricercatori.
Per i ricercatori i numeri sono chiari e dimostrano come la diffusione dei vaccini Covid non abbia contribuito a fermare quella che l’Oms ha definito pandemia.
“Il numero totale di decessi in eccesso in 47 Paesi del mondo occidentale è stato di 3.098.456 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022. L'eccesso di mortalità è stato documentato in 41 Paesi (87%) nel 2020, in 42 Paesi (89%) nel 2021 e in 43 Paesi (91%) nel 2022”, hanno spiegato i ricercatori.
“Nel 2020, anno di inizio della pandemia Covid-19 e di attuazione delle misure di contenimento, sono stati registrati 1.033.122 decessi in eccesso (P-score 11,4%). Nel 2021, anno in cui sono state utilizzate sia le misure di contenimento sia i vaccini COVID-19 per affrontare la diffusione e l'infezione del virus, è stato registrato il numero più elevato di decessi in eccesso: 1.256. 942 decessi in eccesso (P-score13,8%). Nel 2022, quando le misure di contenimento sono state abolite e i vaccini Covid-19 sono stati mantenuti, i dati preliminari presentano 808 392 decessi in eccesso (P-score 8,8%).
Il numero dei morti in eccesso è quindi rimasto significativo anche negli anni successivi alla diffusione delle inoculazioni: 1,2 milioni nel 2021 e 800.000 nel 2022.
Lo studio indica che questi decessi comprendono tanto le morti direttamente attribuibili al Covid-19 sia gli “effetti indiretti delle strategie sanitarie per contrastare la diffusione del virus”.
Ecco l'immagine della prima pagina con il link cliccabile allo studio.
Sebbene i vaccini Covid-19 siano stati forniti per proteggere chi li ha ricevuti “dalla mortalità causate dal virus Covid-19, sono stati documentati anche eventi clinici avversi sospetti”, scrivono i ricercatori, che affermano anche come le sperimentazioni cliniche sui vaccini mRNA avrebbero mostrato un rischio maggiore di eventi avversi gravi rispetto al gruppo placebo.
Il vaccino Pfizer avrebbe presentato un “rischio di eventi clinici avversi del 36% più alto nel gruppo di vaccini studiati e Moderna del 6% più alto. Questi eventi gravi includono condizioni potenzialmente letali, ricoveri prolungati, disabilità significative o anomalie congenite”.
Secondo lo studio pubblicato su BMJ Public Health numerosi organismi avrebbero segnalato legami tra l’incidenza delle morti e i vaccini Covid: “Sia i professionisti del settore medico che i cittadini hanno segnalato gravi lesioni e decessi in seguito a vaccinazioni a vari database ufficiali nel mondo occidentale, come Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) negli Stati Uniti, EudraVigilance nell'Unione Europea e Yellow Card Scheme nel Regno Unito”.
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