24 Ottobre 2022
Dalla sera del 21 ottobre scorso, la direttrice del CDC, la dottoressa Rochelle Walensky, è risultata positiva al COVID-19. Incurante della bomba mediatica scoppiata in Europa dopo la deposizione della dirigente Pfizer Janine Small, in un'audizione dov'era stato invitato il Ceo, Albert Bourla che però disertò, e dove è emerso che gli stessi vaccini usati in America sono stati infatti non testati per la trasmissibilità dopo l'immissione in commercio e dunque tutte le dichiarazioni che era volte a supportare la trasmissibilità erano false.
Non solo, ma Albert Bourla aveva rilasciato in quasi tutte le trasmissioni televisive in cui era stato invitato a parlare o aveva rilasciato interviste, dichiarazioni riguardanti la trasmissione del virus, alle varie tipologie di vaccino venivano anche affidate delle percentuali di copertura.
E infatti la dottoressa Rochelle Walensky dice di "essere in regola con le vaccinazioni" e lo fa anche scrivere sul sito della CDC che poi specifica: "Ha sintomi lievi" e la nota prosegue: "Il personale senior del CDC e i contatti stretti sono stati informati del suo test positivo e stanno adottando le misure appropriate per monitorarne la salute".
Ma quante dosi ha fatto la dottoressa Rochelle Walensky, direttore della CDC? In America sono raccomandate dalla FDA 4 dosi per tutti gli over 50 e cinque per i fragili. Poiché la dottoressa ha 53 anni, è verosimile che sia in regola con le vaccinazioni e cioè con le 4 dosi raccomandate per la sua fascia d'età.
Il direttore della CDC inoltre pare che stia continuando virtualmente il suo lavoro. Ma cos'è la CDC? Come si legge dal sito: "CDC lavora 24 ore su 24, 7 giorni su 7, proteggendo la salute, la sicurezza e la protezione dell'America. Indipendentemente dal fatto che la malattia inizi in patria o all'estero, sia curabile o prevenibile, cronica o acuta, o dall'attività umana o da un attacco deliberato, CDC risponde alle minacce sanitarie più urgenti dell'America. CDC ha sede ad Atlanta e dispone di esperti dislocati negli Stati Uniti e nel mondo".
Ebbene, nonostante ciò pare che alla CDC non sia nemmeno giunta notizia dell'indagine da parte della Procura europea contro l'acquisto (in Europa) di 4,5 miliardi di dosi, pari a 10 per ciascun cittadino europeo al costo di 71 miliardi di euro. Una quantità spropositata di soldi e sicuramente di dosi perché 10 per abitante sembra davvero troppo, considerando anche il fatto che si calcolano i neonati che, all'epoca in cui furono stilati i contratti non erano nemmeno inclusi nella lista di raccomandazioni dei vaccinabili all'interno delle linee guida (nazionali italiane ed europee in generale).
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