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Covid, Costa: "Basta scuole chiuse e bollettini. Cittadini stanchi e stremati"

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: "Se vogliamo la convivenza con il Covid dobbiamo poter circolare liberamente ma con le dovute cautele"

17 Gennaio 2022

Covid, Costa: "Basta scuole chiuse e bollettini. Cittadini stanchi e stremati"

fonte: Instagram

"Basta tamponi agli asintomatici, basta scuole chiuse anche nei comuni in zona rossa, basta bollettini Covid con l'elenco generico dei contagiati. I cittadini sono stanchi e stremati, ora è tempo di dare prospettive positive per chi ha fatto il proprio dovere da due anni". Così parla oggi, lunedì 17 gennaio 2022, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa intervistato da IlGiornale.it. "Se vogliamo che gli italiani continuino a rispettare le regole - dice - dobbiamo semplificarle e prendere atto che quasi il 90% degli italiani si è vaccinato". Secondo l'esperto "l'obiettivo ora è quello di convivere con il virus".

Covid, Costa: "Presto entreremo nella fase endemica"

Le parole di Costa sono chiare e precise: "Se vogliamo la convivenza con il Covid dobbiamo poter circolare liberamente, con le dovute cautele, ovviamente, cioè l'uso delle mascherine che ormai non fanno più paura a nessuno mentre sono molto importanti per impedire la trasmissione del virus". E ancora: "Lo stesso Anthony Fauci ha detto che tutti incontreremo la variante Omicron, prima o poi. Ma -  precisa il sottosegretario alla Salute - nel nostro paese ci sono 47 milioni di italiani che si sono vaccinati, molti dei quali, se incontrano il virus, non se ne accorgono neppure o hanno sintomi lievi. E per tutti coloro che hanno rispettato in maniera fedele restrizioni e regole dobbiamo offrire uno scenario diverso. È una questione di responsabilità e di credibilità", commenta. 

Ad esempio, "appena entriamo in una fase endemica", la quarantena di 10 giorni per i cittadini positivi vaccinati con due dosi "va ridotta, oppure si blocca il paese" secondo Andrea Costa. Le regole andrebbero cambiate anche a scuola "sempre adottando le dovute cautele e senza abbassare la guardia. Credo che dalle scuole medie in su, dove la platea dei vaccinati supera l'80%, tutti i ragazzi vaccinati dovrebbero stare in classe, anche se ci sono due o tre positivi. La Dad - aggiunge - è inevitabile solo per i più piccoli quando ci sono contagi perché loro sono ancora molto scoperti". Comunque "le scuole bisognerebbe tenerle aperte", dice ancora l'esperto a IlGiornale.it. Questo sì che è "un segnale tangibile di un paese che non vuole tornare a chiudere. È un messaggio di fiducia e di speranza".

Sul bollettino Covid giornaliero Costa ha qualcosa da ridire. "Non serve comunicare ogni giorno i dati dei contagiati senza alcuna distinzione. Attualmente diamo forza a quei 180mila casi senza capire quanti sono gli asintomatici e quanti i sintomatici". Questo, secondo il dottore, "è fuorviante. La pandemia Covid ha cambiato gli scenari e anche la comunicazione deve adeguarsi. Vanno trasmessi i dati che servono a convincere la gente a vaccinarsi e per farlo - conclude infine il sottosegretario alla Salute - è utile far conoscere quale tipologia finisce in ospedale".

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