Dopo sei anni di attesa, è ormai vicina la decisione sul ricorso presentato da oltre 1300 ex parlamentari contro il taglio dei vitalizi introdotto nel 2018. Tra loro, personalità come Ilona Staller, Rosa Russo Jervolino, Paolo Guzzanti e Claudio Scajola.
Taglio ai vitalizi, fino a 1300 ex parlamentari fanno ricorso, da Ilona Staller a Russo Iervolino, da Guzzanti a Scajola
La riforma, fortemente voluta dall’allora presidente della Camera Roberto Fico, esponente del Movimento 5 Stelle, aveva abolito il sistema precedente, sostituendolo con il metodo contributivo già applicato alla generalità dei lavoratori. Una scelta che aveva portato per molti assegni riduzioni pesanti, in alcuni casi fino al 90%, soprattutto per i deputati più anziani.
Il procedimento di ricorso si è aperto il 2 luglio con la prima udienza davanti al Collegio d’Appello della Camera, organo giurisdizionale interno composto da cinque deputati e presieduto da Ylenia Lucaselli (FdI). Il Collegio si è riservato la decisione, attesa a breve. Una sentenza favorevole agli ex parlamentari potrebbe produrre un effetto domino, mettendo in discussione la linea politica del Movimento 5 Stelle e la “moralizzazione” dei privilegi della politica che ne era stata la bandiera. Già nel 2022, una sentenza aveva annullato la delibera Fico, ripristinando gli assegni originari per molti ex deputati.
Tra i ricorrenti figurano numerosi nomi noti: da Paolo Guzzanti a Ilona Staller, passando per Antonio Bassolino, Claudio Scajola, Rosa Russo Iervolino, Fabrizio Cicchitto, Claudio Martelli e Margherita Boniver.
Paolo Guzzanti, ex presidente della Commissione Mitrokhin, difende il principio del vitalizio: "Era un riconoscimento giusto per chi lasciava il proprio lavoro per mettersi al servizio dello Stato. Con la sforbiciata del 2018 mi indignai per la violenza verso il Parlamento e per il discredito gettato sui deputati e senatori". Il suo vitalizio oggi ammonta a circa 3000 euro: "Tornassi indietro, forse non rifarei il parlamentare. Ne vale davvero la pena?".
Particolarmente dura anche la posizione di Ilona Staller, ex "Cicciolina" e leader del Partito dell’Amore, che ha chiesto un risarcimento di dieci milioni di euro per i danni subiti, specificando che l’eventuale somma verrebbe devoluta in beneficenza.