09 Giugno 2025
Si chiude con un equilibrio politico il turno di ballottaggi amministrativi che ha visto protagoniste alcune delle principali città italiane, in contemporanea al Referendum. A Matera e Taranto, i cittadini sono tornati alle urne per decidere i nuovi sindaci, e i risultati premiano schieramenti contrapposti: il centrodestra esulta in Basilicata con Antonio Nicoletti (51,8%), mentre il centrosinistra, con Pietro Bitetti, mantiene Taranto (54,5%).
A Matera e Taranto, i cittadini hanno scelto i nuovi sindaci premiando schieramenti opposti: il centrodestra vince in Basilicata, mentre il centrosinistra mantiene il controllo del capoluogo ionico.
A Matera si afferma Antonio Nicoletti, candidato sostenuto da sei liste — Forza Italia, Fratelli d’Italia, Io Sud, La Scelta Giusta, Nicoletti Sindaco per Matera Capitale e Acito Unione di Centro — che conquista la poltrona di sindaco con il 51,8% dei voti, superando Roberto Cifarelli del centrosinistra. Ingegnere classe 1974, Nicoletti è una figura tecnica con esperienza nella gestione di enti culturali e turistici: attualmente direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, è stato fino a gennaio direttore generale dell’Apt regionale. Dal 2015 al 2019 ha ricoperto un ruolo strategico al Comune di Matera, occupandosi di innovazione urbana e finanziamenti per la Capitale Europea della Cultura.
A Taranto, invece, è Piero Bitetti il nuovo sindaco. Candidato del centrosinistra, Bitetti ha battuto Francesco Tacente, sostenuto dalla Lega e da alcune liste civiche. Gli altri partiti del centrodestra, inizialmente schierati con un diverso candidato al primo turno, hanno poi sostenuto Tacente al ballottaggio. Bitetti ha ottenuto il 54.5% dei voti, dopo essere arrivato al 37,4% al primo turno contro il 26,1% di Tacente. Nonostante la sconfitta, il leader della Lega Matteo Salvini ha espresso i complimenti a Tacente: "Complimenti per la bella battaglia elettorale".
Bitetti, 51 anni, dirigente d’azienda e figura storica della politica tarantina, ha già ricoperto ruoli di assessore, consigliere provinciale e presidente del consiglio comunale. Sostenuto da una coalizione di otto liste, tra cui PD, Verdi-Sinistra, Demos e altre formazioni civiche, ha ricevuto anche l’appoggio del Movimento 5 Stelle al ballottaggio. Il tema centrale della campagna è stato, ancora una volta, il futuro dell’ex ILVA, questione industriale, ambientale e sociale cruciale per la città.
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