08 Ottobre 2024
Parlamento, fonte: Imagoeconomica
Nella giornata di oggi era previsto il voto del Parlamento riunito in seduta comune per l'elezione del giudice costituzionale chiamato a sostituire Silvana Sciarra, che ha cessato il suo mandato quasi un anno fa. Il centrodestra è compatto sulla nomina del suo candidato, Francesco Saverio Marini. La scelta di Marini è stata respinta dalle opposizioni, che hanno dichiarato di “non voler votare”.
Nella seduta odierna, stando a quanto confermano fonti di diversi partiti di maggioranza, l'indicazione del centrodestra sarebbe quella di votare scheda bianca. “Le opposizioni decidono di trasformare perfino l'elezione dei giudici costituzionali in terreno di propaganda politica. Hanno deciso di disertare l'Aula nonostante l'esigenza di sostituire dopo 10 mesi un giudice della Consulta. La maggioranza decide nonostante loro di continuare a rispettare le istituzioni e oggi vota scheda bianca”, hanno affermato i capigruppo di Camera e Senato del centrodestra. Lo scrutinio si è concluso con 323 schede bianche su 342 voti totali, di cui 9 dispersi e 10 schede nulle.
L'obiettivo da raggiungere per l'elezione del giudice della corte Costituzionale era di 363 voti favorevoli, pari quindi ai tre quinti i componenti l'Assemblea. I partiti di maggioranza, Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati, avevano un totale di 357 voti, 6 in meno del necessario. A questi voti dovevano essere aggiunti quelli di altri parlamentari del centrodestra del Gruppo Misto: Mara Carfagna, Lorenzo Cesa e Antonino Minardo alla Camera, Mariastella Gelmini e Giusy Versace al Senato.
Con queste 5 figure la somma sarebbe arrivata a 362 voti, uno al di sotto della soglia. Antonio Tajani e Raffaele Fitto non hanno votato poiché si trovano in missione all'estero. Il centrodestra per i 3 voti mancanti, avrebbe “rivolto lo sguardo” verso Andrea De Bertoldi, che ha abbandonato Fdi nelle scorse settimane, e Francesco Gallo, eletto con la lista di 'Sud chiama Nord'. Al voto non ha partecipato nemmeno Luigi Marattin, impegnato a Genova per la presentazione del suo libro.
Il Pd aveva già annunciato che non avrebbe partecipato al voto. La decisione è stata presa dall'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Pd di Camera e Senato. “Davanti a una forzatura della maggioranza noi non parteciperemo a questa forzatura, non parteciperemo al voto”, ha dichiarato Elly Schlein. “Sulla composizione della Corte costituzionale è prevista una maggioranza rafforzata per favorire l'individuazione di profili alti e il dialogo tra maggioranza e opposizione, che c'è sempre stato - ha spiegato la segretaria del Pd - Abbiamo appreso dal giornale che la maggioranza andava dritta senza coinvolgerci. Non può esserci da parte di questo governo, della Meloni e della maggioranza un atteggiamento proprietario delle massime istituzioni repubblicane”.
Anche M5s, Avs, Iv, Azione e +E avevano fatto sapere che non avrebbero votato per il giudice costituzionale. “I parlamentari del M5s non non risponderanno alla chiama e non ritireranno la scheda”, hanno fatto sapere da Campo Marzio. La capogruppo alla Camera Luana Zanella ha dichiarato: “Vogliamo denunciare con forza questa ferita alla democrazia e oggi non parteciperemo al voto”.
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