12 Settembre 2024
Fonte: Imagoeconomica
La Sezione Consultiva per gli Atti Normativi del Consiglio di Stato (Cds) oggi ha espresso alcune perplessità e sospeso il parere sul regolamento che definisce il quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento del nuovo liceo del Made in Italy. Al riguardo, la Sezione ha posto in evidenza l'incompleta attuazione della procedura istruttoria, visto che il ministero non ha prodotto il preventivo parere della Conferenza unificata Stato-Regioni. La stessa sezione del Cds ha destato inoltre preoccupazioni sui costi ed avrebbe chiesto ulteriori chiarezza sulle modalità del coinvolgimento della Fondazione 'Imprese e competenze per il Made in Italy', incaricata di supportare il potenziamento e l'ampliamento dell'offerta formativa. Di contro, il Governo ha precisato che il parere del Consiglio non è vincolante e che "il liceo del Made in Italy andrà avanti", come affermato dal Ministro Adolfo Urso. Allo stesso modo, Il Ministero dell'Istruzione nella persona del titolare del dicastero, Giuseppe Valditara: "Sono rimasto basito nel leggere le dichiarazioni dei sindacati e dei partiti di opposizione che rimarcavano una bocciatura del liceo del Made in Italy da parte del Consiglio di Stato. È una fake news perché questo attendeva un parere della Conferenza Stato-Regioni, parere favorevole che è arrivato oggi", ha dichiarato il ministro dopo che Palazzo Spada ha chiesto nuove documentazioni e verifiche sul percorso liceale voluto dalla Premier Meloni.
Dopo il basso numero di iscrizioni, il Ministero dell'Istruzione aveva previsto in via transitoria anche la possibilità di costituire le classi prime di questo liceo su richiesta delle istituzioni scolastiche che erogano il percorso formativo delle Scienze umane, previo accordo tra l'ufficio scolastico regionale e la Regione stessa, esclusivamente sulla base del quadro orario del piano degli studi per il primo biennio. Al riguardo, la Sezione ha posto in rilievo l'incompleta attuazione della procedura istruttoria perché il ministero non aveva prodotto il preventivo parere della Conferenza unificata. Inoltre, la Sezione Consultiva esprime perplessità in relazione all' introduzione del nuovo regolamento relativo proprio all'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del liceo del Made in Italy e chiede di rivedere la formulazione relativa al rapporto tra approfondimento e sviluppo di conoscenze e abilità. Viene richiesta chiarezza anche in merito alla Fondazione 'Imprese e competenze per il Made in Italy', che risulterebbe incaricata di supportare il potenziamento e l'ampliamento dell'offerta formativa. Il Consiglio di Stato chiede maggiore chiarezza proprio sul significato dei termini 'potenziamento' e 'ampliamento'. Il Cds si mostra inoltre preoccupato sui costi di questo liceo, sottolineando che su questo punto nella relazione tecnica di accompagnamento non viene specificamente precisato che "tale disposizione non comporta nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica". Alla luce di quanto rilevato dalla Sezione e in attesa che l'Amministrazione acquisisca e trasmetta il preventivo parere della Conferenza unificata, il Cds aveva intanto sospeso l'emissione del parere sulla creazione dell’indirizzo di studi.
Il ministro per le Imprese e Made in Italy Adolfo Urso ha chiarito che "la questione riguarda il piano triennale successivo" visto che "i primi corsi sono già iniziati in queste ore": "In ogni caso il liceo del Made in Italy andrà avanti", ha assicurato. Anche il Ministero dell'Istruzione e del merito ridimensiona il parere del Consiglio di Stato: "È interlocutorio e non definitivo. Nella giornata di oggi è pervenuto il parere della Conferenza Stato-Regioni, che è pienamente favorevole. Peraltro, nel parere del Cds non vengono poste osservazioni rilevanti e, dunque, non ci sarà alcuno stop". Ma sindacati e opposizioni sono già all'attacco: "Ancora una volta, la fretta è cattiva consigliera per un ministro che, con fervore ideologico, sta provando a cambiare gli ordinamenti della nostra scuola sulla testa di docenti e personale che ci lavorano, ignorando sistematicamente i pareri degli organismi di rappresentanza a partire dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione", critica la Flc Cgil. "Il liceo sovranista voluto dal trio Valditara-Meloni-Urso parte male" attacca Aurora Floridia (Avs), che prosegue "lo stop da parte del Consiglio di Stato al nuovo indirizzo di studi introdotto dal governo Meloni in modo frettoloso, senza un'adeguata riflessione sulle reali esigenze del sistema educativo e del mondo produttivo, e soprattutto, senza il coinvolgimento del mondo della scuola ne è la conferma". Secondo Floridia, "la sospensione del parere del Consiglio di Stato evidenzia ora la necessità di una seria pausa di riflessione per evitare che questa iniziativa, tanto voluta dalla Presidente del Consiglio, si trasformi in un completo fallimento, che sarà pagato in primis dagli studenti, pochi per la verità, che hanno scelto questo indirizzo".
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