06 Settembre 2024
Nelle ultime ore ho letto e approfondito, con il medesimo entusiasmo per le telenovelas della massaia non trombante, i gossip su Sangiuliano e la Boccia.
Ho riso, ho riso tanto, ma non per il "presunto" scandalo, quanto per il corollario della vicenda. Questa corsa alla crocefissione del Ministro è ed è stata uno spasso, con un'opposizione senza idee, divisa su tutto e bisognosa di argomenti, che si è attaccata unghie e denti alla "disgrazia".
Il fatto: Sangiuliano ha avuto una parentesi estemporanea con una bionda, neanche bellissima (e questo gli va rimproverato), ma si sa, al pene non si comanda e il Ministro è culturalmente maschio al 100%.
Questa "amica speciale" di Gennaro, Maria Rosa Boccia, con l'approccio di un detective da commedia trash, Rayban Meta, e telefonate registrate, dimostrando un certo cattivo gusto e uno scarso rispetto verso il valore istituzionale della politica, ha cercato di sputtanare il povero Ministro con video, foto e audio. Perché?
Perché il Ministro si è rifiutato di lasciare la moglie? Perché non l'ha portata alle Maldive con un volo di Stato? Perché l'ha portata a cena da Gigi il Troione e non da uno stellato? Niente di tutto questo. Vulnus della vendetta "bocciofila" è stata una mancata nomina come responsabile per i Grandi Eventi (o qualcosa di simile, chissene frega), incarico prima gridato ai quattro venti e poi sparito nel nulla, con tanto di decreti firmati e bla bla bla, ma nessuno li ha visti questi documenti.
Il bello è che, colei la quale oggi si erge attraverso i social a paladina della giustizia e tante robine che il popolino con il mal di pancia apprezza, non prova un minimo di vergogna nel confermare che avrebbe viaggiato con il Ministro a spese dei contribuenti, e avrebbe registrato una serie di messaggini piccanti con il nostro Gennaro, proprio perché hot.
Ora, detto che una persona in grado di registrare la qualunque, sia in forma audio che video, nonché fotografico, non è una persona in buona fede, il dilemma che mi tormenta è: quale sarebbe l'errore di Sangiuliano?
Dando per certo che la Boccia non abbia mai avuto accesso a niente di delicato o riservato che possa mettere in discussione la sicurezza nazionale, ripeto la domanda: quale sarebbe il grave errore del Ministro?
Un certo tipo di moralità un tanto al chilo, confonde ancora una volta l'Italia con gli Stati Uniti, peccato che ancora oggi io non comprenda il perché Clinton si sia dimesso per i pompini della Lewinsky, quando nel mondo, non solo in Italia, di uomini di potere che si circondano di amori passeggeri siamo pieni.
Ok, Gennaro non sarà stato proprio correttissimo con la moglie, e allora? Detto che saranno beatamente cazzi suoi, a noi italiani interessano i risultati della politica o gli intrallazzi amorosi di chi fa politica? Pannella, uomo straordinario della Prima Repubblica, è stato un chiavatore straordinario e poliamoroso, eppure non mi sembra che qualcuno si sia mai fatto problemi per la sua verve porcina. Sempre rimandendo nella prima Repubblica, basta guardare alla dirigenza del glorioso PSI per trovare alcuni dei più grandi amatori della nostra storia, gentiluomini purgafregna di altri tempi. Non parliamo poi di Berlusconi, Santo tra i Santi e indefesso devoto della vagina, ma fu colui il quale fece stringere la mano a Bush e Putin.
Dei politici che ho fin qui citato, si può dire tutto e il contrario di tutto, ma sono stati giudicati dalla storia per ciò che hanno fatto, non per altri lussoriosi e leggittimi piaceri.
Invece no, Sangiuliano è colpevole. No, no, no, non ci sto!
Benedetto Croce, nome sconosciuto ai più in quest'era di ignoranza straboccante, scrisse un libro, Etica e Politica, un saggio in cui spiegò che solo gli sciocchi applicano alla politica le stupide ragioni della morale. Come dire, voi preferireste farvi operare da un chirurgo capace con il vizietto di inchiappettarsi le pecore, o un chirurgo poco capace che neanche si masturba?
Suvvia, Sangiuliano ha fatto quello che qualsiasi uomo avrebbe potuto fare, siamo seri. Unica pecca che mi sento di rimproverare al "mio" Gennaro è: certo, caro mio, che non hai questi gusti straordinari in fatto di donne.
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