30 Aprile 2024
fonte: imagoeconomica
Anche l'ultimissimo sondaggio elettorale conferma la leadership di Fratelli d'Italia, col Pd a ruote seppur staccato. Il partito di maggioranza relativa si attesta con il 27,6% dei favori, pur facendo registrare un live calo dello 0,2%. Sul secondo gradino del podio i Dem con il 20,6% e un +0,1%, quindi i pentastellati del M5S con il 16,3% e -0,2%. È quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum / YouTrend
Novità che invece si registra nell'alveo del centrodestra: infatti, rispetto al sondaggio del 22 aprile, appaiono in crescita i due partiti alleati di FdI: Lega e Forza Italia. Passi in avanti per entrambi dello 0,7% ciascuno, 8,3% FI, 7,9% Lega. Per ciò che riguarda l'area di sbarramento flessione per Stati Uniti d'Europa che passa dal 4,5% al 4,4% perdendo lo 0,6. Pollice verso anche per Verdi(4,3% -0,1%) Azione, che rimane però sotto la soglia di sbarramento (3,5%, +0,2%).
Cala la fiducia nei leader dei principali partiti facendo registrare una nuova flessione nei confronti dei segretari nazionali del centrodestra: Matteo Salvini -4%, Antonio Tajani -3% e Giorgia Meloni -2%. Flessione anche per il segretario Pd Elly Schlein (-2%), per Giuseppe Conte e Matteo Renzi (-1%). Aumenta quella per il presidente della Repubblica Mattarella che oscillare sempre sopra il 60% (64%, con un +2%). In generale, rispetto al 22 aprile, i leader di cui gli italiani si fidano maggiormente sono: Meloni con il 34% (-2%); Conte con il 31% (-1%) e Tajani al 24% (-3%). Poi Schlein al 23% (-2%), Salvini al 17% (-4%), Calenda stabile al 15%, così come Renzi al 10% (-1%). Forte perdita di gradimento per il Governo che nel giro di 7 giorni perde ben 4 punti percentuali passando dal 39 al 35%.
Anche la candidatura europea dei leader viene giudicata negativamente, infatti “la scelta da parte dei leader politici di candidarsi a cariche che non intendono ricoprire è una mossa che gli italiani giudicano negativamente (61%), ma, in particolare, gli elettori del Pd (70%)”. La scelta Schlein, per il 39% degli italiani non avrà grandi effetti, al massimo saranno saranno negativi per il 29% di loro, mentre solo per il 9% degli italiani questa scelta avrà effetti positivi. Anche se con percentuali diverse, l’errore della scelta viene rimarcata anche nel caso di Giorgia Meloni (37%). “In questo caso si equivarrebbero le percentuali di chi pensa che aumenterebbe i voti (19%) di FdI candidandosi e quelli che pensano che li diminuirebbe (20%)”.
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