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Autonomia differenziata approvata in Senato, il Governo sovranista tradisce tutti, italiani in primis: Meloni dimettiti!

Il ddl autonomia ci constringerà a riesumare Garibaldi, il problema è che ancora non sappiamo come fare.

24 Gennaio 2024

 Autonomia differenziata approvata in Senato, il Governo sovranista tradisce tutti, italiani in primis: Meloni dimettiti

Garibaldi vs zombies

Certe volte c'é da applaudire, dobbiamo dirlo senza ironia. La capacità dei nostri politici di gabbare la memoria corta degli italiani è imbarazzante. Questi personaggi sono veramente senza vergogna.

Sembra ieri, era il 2014, che la Principessa della Garbatella presentava in aula una riforma Costituzionale in nome dell'Italia unita, avanzando una proposta per abolire le Regioni. Uomini e donne di destra, anche quella extraparlamentare, esultarono in coro per questo richiamo all'orgoglio nazionale con Roma al centro del mondo. 

Erano i bei tempi dell'opposizione nuda e cruda, quella senza compromessi che diceva no a tutti, che parlava di democrazia diretta, italianità e tanti  altri slogan che portarono la piccola leader a Palazzo Chigi mentre dichiarava "il regionalismo è fallito": un enorme calderone di balle

Come scritto in apertura, in barba alla memoria corta del popolino servo e asservito, Giorgia che fa dieci anni dopo? In cambio del sì al premierato, cede alle richieste di Lega (e alcuni esponenti del PD) per sfasciare il Paese con un ddl sull'autonomia che è un autentico disastro.

In soldoni, il Governo vuole trasformare il Bel Paese in un esperimento unico a livello internazionale, concedendo senza filtri alle Regioni 23 materie in completa autonomia, sia legislativa che economica. 23 materie che comprendono 500 funzioni a cui lo Stato rinuncierà.

Signori, mettetevi l'anima in pace perché con questo ddl criminale e criminogeno: sparisce la scuola pubblica nazionale (i programmi verranno decisi dagli assessori e i professori dovranno fare un concorso regionale), così come sparisce il servizio sanitario nazionale. Idem per la distribuzione energetica, ovvero saranno le Regioni singolarmente a garantire la nostra sicurezza elettrica e non solo, stesso discorso per il sistema dei trasporti, magari pubblico in Friuli e privatizzato nelle Marche. E via così a seconda di quali materie di competenza ogni Regione avocherà a sé. Immaginatevi, per esempio, l'Umbria che reclamerà le competenze sulla navigazione (in Italia tutto è possibile, basta che ci siano i soldi). Oppure immaginatevi i programmi scolastici in Alto Adige: saranno esclusivamente in tedesco? Sfanculiamo Dante per l'ariano Ulrich Von Hutten?

Ciliegina sulla torta, considerando la conclamata incapacità degli amministratori locali, il bilancio dello Stato sarà destinato al fallimento, perché la spesa pubblica sarà completamente priva di controllo. 

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