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Sindacato S.I.A.M.O. esercito si schiera con il generale Vannacci: "Lo Stato non limiti la libertà di pensiero. Il ministro Crosetto ha pregiudizi"

L'appello del sindacato al Ministro della Difesa Crosetto: "Siamo preoccupati, 'condanna senza appello' per Vannacci. Non vogliamo modifiche a normative che possono influenzare il nostro operato militare"

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Vannacci e Daniele Lepore, @SIAMO esercito

Continua a far discutere la vicenda che coinvolge il Generale Vannacciautore del best seller "Il mondo al contrario", al centro delle polemiche e dell'attenzione mediatica per i contenuti espressi sulle donne e gli omosessuali. Vannacci, ora capo di stato maggiore del comando delle forze operative terrestri, ha sempre ribadito di non aver violato alcun codice di condotta.

La pensa allo stesso modo il Sindacato Italiano Autonomo Militare Organizzato, che ha espresso in un comunicato stampa il proprio sostegno a Vannacci, ma anche la preoccupazione per una possibile manovra del Ministero della Difesa. A Palazzo Baracchini, infatti, si riflette su come ottemperare alla libertà d’espressione senza mai compromettere la terzietà dei militari.

Sindacato SIAMO esercito si schiera con il generale Vannacci: "Condanna senza appello, siamo preoccupati"

Queste le parole del comunicato del SIAMO Esercito: "Il Generale Vannacci sembra suscitare un coinvolgimento politico che ha destato una certa attenzione. Questa situazione ha suscitato preoccupazione all’interno del S.I.A.M.O. Esercito. Il Segretario Generale esprime perplessità sul fatto che un membro del governo, in un particolare momento storico caratterizzato da guerre e forti tensioni internazionali, dedichi particolare attenzione a un alto Ufficiale dell’Esercito, dando, per lo più, impressione di parzialità e mancanza di equidistanza. Il suo post del 17 agosto 2023 nel quale definiva il generale Vannacci un “farneticante” le cui opinioni  “screditano l’esercito, le Difesa e la costituzione” ha le sembianze, infatti, di una condanna senza appello già emessa da chi ora si appresterebbe a giudicarlo in esito ad un procedimento disciplinare viziato all’origine".

"Alla luce di ciò, - continua il comunicato - sarebbe lecito il dubbio che l’indagine formale avviata dal Ministro nei confronti del Vannacci possa essere influenzata da pregiudizi o miri, nella peggiore delle ipotesi, a irrigidire le già restrittive norme per chi indossa un’uniforme e ad introdurre sanzioni più severe per le violazioni alle libertà costituzionali da parte del personale militare".

Sindacato SIAMO esercito si schiera con il generale Vannacci, Lepore: "Vigileremo sull'operato del ministro Crosetto"

In seguito, anche le parole di Daniele Lepore, Segretario Generale del S.I.A.M.O. Esercito, che afferma: “La nostra Organizzazione vigilerà con molta attenzione sull’operato del Ministro e garantirà all’Ufficiale Generale, neo iscritto al S.I.A.M.O., che il procedimento disciplinare nei suoi confronti sia terzo ed imparziale e non vi sia un interesse politico superiore inteso a trasformarlo in un capro espiatorio di una condotta del vertice politico alquanto irrituale e poco ortodossa nei modi e nei tempi di comunicazione. Si chiede al Ministro di ponderare attentamente le scelte intraprese e di coinvolgere le organizzazioni sindacali prima di apportare modifiche a normative che possano influenzare il nostro operato militare".

"È importante sottolineare che l’articolo 1472 del Codice dell’Ordinamento Militare è il risultato di una evoluzione della normativa volta a consentire la massima espansione delle libertà costituzionali nella prospettiva della democraticità dell’ordinamento militare, è già dotato di meccanismi di controllo per preservare l’immagine delle istituzioni militari e che una sua disapplicazione o falsa interpretazione da parte dell’Amministrazione risulterebbe dannosa per l’immagine della stessa". 

"Inoltre, - conclude il comunicato - sollecitiamo un confronto costruttivo con il Ministro per promuovere una politica legislativa condivisa, basata sulla sinergia intrisa di fattiva collaborazione in armonia con l’ordinamento in vigore".

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