28 Dicembre 2023
fonte: imagoeconomica.it
Durante l'intervento di auguri alla stampa parlamentare, Lorenzo Fontana, presidente della Camera, ha dichiarato che "il giurì d'onore chiesto alla Camera da Giuseppe Conte sulle parole di Giorgia Meloni a proposito del Mes si farà. Lo presiederà Giorgio Mulé ed auspico che si possa dirimere la questione".
Il leader del Movimento 5 Stelle aveva chiesto l’istituzione della Commissione d’indagine – prevista dall’articolo 58 del Regolamento – per le affermazioni fatte dalla premier la scorsa settimana in aula sul Mes e la firma del governo Conte (poi rivelatesi false). Conte ha ritenuto lesive della sua reputazione quelle accuse sull’aver agito con il «favore delle tenebre» – frase che Meloni ha usato parafrasando l’avversario – per dare l’assenso alla riforma del Mes, il fondo europeo che l’attuale maggioranza ha bocciato.
Il numero uno dei pentastellati ha subito commentato il provvedimento come "una scelta doverosa ed apprezzabile", mentre arriva la notizia che il giurì d'onore dovrà riferire alla Camera entro il 9 febbraio. Della commissione faranno parte i deputati Stefano Vaccari (Pd), Alessandro Colucci (Noi con l’Italia), Filiberto Zaratti (Alleanza Verdi-Sinistra), Fabrizio Cecchetti (Lega).
Il presidente della Camera, durante il suo intervento, ha inoltre espresso la sua disapprovazione per l'ampio ricorso ai "decreti legge". Fontana ha manifestato la speranza che questa pratica venga ridotta e ha sottolineato gli sforzi per instaurare un dialogo con il governo al fine di limitare l'uso di tali decreti.
"Abbiamo sempre cercato di dialogare con il governo sulla possibilità di evitare l'utilizzo dei decreti legge, cosa che non ci piace particolarmente, avendo anche una buona prospettiva di tempistica", ha spiegato Fontana. Ha poi aggiunto che l'obiettivo è non solo fermare ma invertire la tendenza al ricorso frequente a tali misure straordinarie.
"Il Parlamento è sempre sovrano, la maggioranza dei parlamentari ha deciso di esprimersi in questo modo, questa è la democrazia. C'era da fare un passaggio parlamentare, questo compete a me. Non posso che accettare questo verdetto in base al principio democratico". Così il presidente della Camera ha infine risposto alla domanda di un cronista a proposito della bocciatura della ratifica della riforma del Mes nell'aula di Montecitorio.
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