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Immigrazione, dichiarato stato d'emergenza per 6 mesi con €5 mln di fondi. Emendamenti decreto flussi discussi in Viminale

Il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci ha dichiarato: "Abbiamo aderito volentieri alla proposta di stato d'emergenza ben consapevoli della gravità di un fenomeno che registra un aumento del 300%"

11 Aprile 2023

Migranti, emendamenti decreto flussi discussi in Viminale e in Cdm. Governo valuta stato d'emergenza nazionale

Foto Renato Ingenito/LaPresse03-11-2019 Taranto, ItaliaCronacaE' finita - dopo 8 giorni - l'odissea della Alan Kurdi. La nave della Ong Sea Eye è arrivata a Taranto in mattinata e ha fatto sbarcare gli 88 migranti - tra cui nove minori non accompagnati - salvati nei giorni scorsi al largo delle coste libiche Mediterraneo.Nella foto: l'arrivo della Alan Kurdi nel porto di TarantoPhoto Renato Ingenito/LaPresseNovember 03, 2019 Taranto, ItalyNewsAlan Kurdi: Rescued migrants disembark in Italy

Gli emendamenti sul decreto flussi passano dal Viminale e poi è probabile che approdino come fuori programma al Consiglio dei Ministri. Nel pomeriggio al vaglio in commissione Affari costituzionali al Senato. L'obiettivo è un'ulteriore stretta all'immigrazione perseguendo la linea dello "stop alle partenze" e la lotta agli scafisti. 

Emendamenti al ddl Piantedosi al Cdm 

Alle 14:30 si è tenuto un vertice al Viminale per discutere gli emendamenti al decreto, convertito in legge il 10 marzo 2023, in materia di "flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare". All'incontro mancherà Matteo Piantedosi, orgoglioso rivendicatore del ddl, ma ci saranno il sottosegretario al ministero dell’Interno, Nicola Molteni, i capigruppo di maggioranza, il presidente della prima commissione del Senato, Alberto Balboni e il relatore Andrea De Priamo

Lo scopo sarebbe quello di potenziare il decreto rafforzando la linea "stop partenze" e lotta agli scafisti. Il leghista Molteni ha dichiarato così: "Presenteremo gli emendamenti per affrontare le ulteriori questioni emerse dopo l’emanazione del decreto, tenuto conto della particolare rilevanza del flusso migratorio in atto". Secondo alcune indiscrezioni saranno introdotte regole più rigide per l’ottenimento della protezione speciale, cioè per il permesso di soggiorno per rifugiati.

Al vaglio del Senato dovrebbero andare anche i 21 emendamenti proposti dalla Lega. Il più controverso riguarda la creazione della 'Struttura', una sorta di team interno al Viminale, a costo zero, per vigilare e coordinare "contributi pubblici, statali ed europei, vincolati a programmi per l'integrazione dei cittadini stranieri presenti regolarmente sul territorio nazionale".

Stato d'emergenza nazionale per 6 mesi

Il ministro per la Protezione civile e Politiche del Mare, Nello Musumeci (FdI), ha affermato che il Governo potrebbe optare in CdM per l'istituzione dello stato di emergenza: "Tutte le Regioni non ce la fanno a rispondere alle ondate di sbarchi di migranti, per questo lo stato di emergenza sarà nazionale. Abbiamo la necessità di aiutare le Regioni perché si rischia di mandare il sistema in collasso con questo tasso di approdo".

Musmeci, in linea anche con le dichiarazioni del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, ha ribadito anche l'importanza della responsabilità da parte dell'Ue: "L'Europa si renda conto che non abbiamo molto tempo a disposizione. E se si interviene dal Paese da cui si muovono, neutralizzando la mafia degli scafisti, forse riusciremo ad evitare il peggio".

L'approvazione in Consiglio dei Ministri per lo "stato d'emergenza nazionale" per l'immigrazione è, alla fine, arrivata: durerà 6 mesi e sarà sostenuta da 5 milioni di euro.

Il commento di Musmeci: "Abbiamo aderito volentieri alla richiesta [di dichiarare lo stato d'emergenza, ndr] ben consapevoli della gravità di un fenomeno che registra un aumento del 300%. Sia chiaro, non si risolve il problema, la cui soluzione è legata solo ad un intervento consapevole e responsabile dell'Unione europea".

La dichiarazione dello stato di emergenza consente di assicurare risposte più efficaci e tempestive sul piano della gestione dei migranti e della loro sistemazione sul territorio nazionale, spiegano fonti di governo. Questo provvedimento permette potere e mezzi straordinari: ad esempio, le deliberazioni sui fondi stanziati non soggette al controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti.

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