23 Febbraio 2023
Camera, fonte: LaPresse
Il decreto milleproroghe 2023 ha ottenuto la fiducia alla Camera con 198 sì, 128 no e 3 astenuti. Diverse le novità contenute all'interno del testo, dai mutui per i giovani allo smart working, dai medici in pensione a 72 anni alle concessioni balneari. Il testo era stato già approvato in Senato lo scorso 15 febbraio e implementerà diverse cose nuove su diversi ambiti. Vediamo quali.
Nel milleproroghe riguardo ai mutui destinati a giovani coppie, famiglie monogenitoriali con figli minori, giovani under 36, inquilini delle case popolari viene prorogata fino al 30 giugno 2023 l'estensione della garanzia massima dell'80% sulla quota capitale. Tali categorie devono però possedere un Isee non superiore ai 40mila euro annui e richiedere un mutuo superiore all'80% del prezzo dell'immobile, compresi gli oneri accessori.
Lo smart working viene prorogato fino al 30 giugno per i lavoratori fragili, sia pubblici che privati. Sempre fino alla stessa data c'è la proroga per quanto riguarda i lavoratori con figli under 14, ma solo del settore privato.
Le attuali concessioni balneari sono prorogate di un anno, fino al 31 dicembre 2024. Ma è una data indicativa che può slittare al 31 dicembre 2025 per i Comuni alle prese con "difficoltà oggettive" per chiudere le gare. Il termine per l'adozione del "sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici" viene prorogato di cinque mesi, da fine febbraio a fine luglio. Verrà istituito poi un tavolo tecnico presso la presidenza del Consiglio per definire il concetto di "scarsità della risorsa naturale disponibile" a cui il governo vorrebbe agganciare le nuove gare.
Fino all'adozione del decreto legislativo che dovrà fissare i principi delle nuove gare, i Comuni non potranno emanare i nuovi bandi di assegnazione delle concessioni.
La ricetta elettronica non andrà in soffitta. Novità in vista anche per i medici che dovranno andare in pensione. Partiamo con ordine: i cittadini potranno continuare a ricevere via mail dal proprio medico la ricetta elettronica. Una misura nata durante la pandemia di Covid che vede una proroga di un anno, dal 2023 al 2024. I medici di famiglia e i pediatri potranno rinviare la pensione e restare in servizio fino a 72 anni: la norma è stata prorogata fino al 2026.
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