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Chi è Francesco Rocca, il nuovo governatore del Lazio: dalla Croce Rossa a FdI. Meloni "Eccellenza italiana"

Rocca è cresciuto a Ostia e militò nel Fronte della gioventù. Da avvocato difese alcuni pentiti. Poi l'incontro e l'ascesa nel mondo del volontariato

13 Febbraio 2023

Chi è Francesco Rocca, il nuovo governatore del Lazio: dalla Croce Rossa a FdI. Meloni "Eccellenza italiana"

Cresciuto a Ostia, dove da ragazzo per motivi sconosciuti viene ribattezzato «Ketchup», negli anni Ottanta milita nel Fronte della gioventù.

Studente al liceo classico, in estate lavora come bagnino alla piscina dell’Isola 46 e frequenta la comitiva di ragazzi dei «Promontori».

A 21 anni, dopo essere finito in un giro di amicizie pericolose, viene arrestato (poi condannato a due anni) per spaccio di eroina.

Chi è Francesco Rocca, il nuovo governatore del Lazio

Mentre è ai domiciliari studia per superare gli esami di Giurisprudenza e, dopo la laurea conseguita in tre anni e mezzo, inizia a farsi conoscere come avvocato difensore di alcuni collaboratori di giustizia, ricevendo minacce per le quali gli viene assegnata la scorta. Nel frattempo, grazie al supporto di don Luigi Di Liegro collabora con la Caritas ed entra in contatto con il mondo del terzo settore. 

La sua carriera nella sanità pubblica decolla nel 2002 con la nomina a commissario dell’ospedale Sant’Andrea (dal 2007 sarà direttore generale della struttura), per diventare poi commissario straordinario della Asl Napoli 2 e dg dell’Idi. Presidente della Croce rossa italiana per un decennio, si è dimesso poco prima che scadesse il suo secondo mandato quando ha accettato di candidarsi alla guida del Lazio. È rimasto però ai vertici della Croce rossa internazionale, unico italiano in 150 anni scelto per ricoprire questo incarico. 

Presa la decisione di candidarsi alla guida della Regione Lazio ha scelto proprio il sito dell’associazione per annunciare le sue dimissioni e raccontare le ragioni della sua scelta: «Come esperto di sanità pubblica, penso di poter portare un valore aggiunto e ho accettato una nuova sfida in cui credo fortemente».


Durante la campagna elettorale per le regionali è stato molto attaccato per il suo passato, l’arresto per spaccio e i rapporti con un clan di nigeriani, ma nel comizio finale all’Auditorium della Conciliazione di Roma, dove dieci anni fa nacque FdI, Meloni lo ha elogiato come un esempio positivo, «un’eccellenza italiana nel mondo», enfatizzando la sua capacità di rialzarsi dopo la caduta. 

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