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Elezioni 2022, Andrea Mandelli (Forza Italia): “Sì a fonti rinnovabili e realizzazione di rigassificatori e termovalorizzatori”

Il parlamentare azzurro parla a Il Giornale d’Italia della situazione russa, degli esclusi del partito nelle liste e fa un appello agli elettori

08 Settembre 2022

Andrea Mandelli

Andrea Mandelli è un farmacista, Presidente della Federazione Ordini dei Farmacisti Italiani e dell’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Milano, Lodi, Monza e Brianza. È arrivato per la prima volta in Parlamento nel 2013, al Senato, poi, nel 2018, è stato eletto alla Camera dei Depurati, di cui è vice presidente dal marzo del 2021. È responsabile di Forza Italia per i rapporti con le professioni e guida il Dipartimento azzurro per la Sanità.

Forza Italia è in forte ascesa nei sondaggi. La discesa in campo di Silvio Berlusconi c’entra qualcosa?

«Certamente. Berlusconi è il fuoriclasse della politica che dal 1994, meglio di chiunque altro, sa stringere un patto di fiducia con l'elettorato, basato sulla concretezza dei programmi, su un linguaggio chiaro e diretto, sulla capacità di creare un rapporto diretto con le persone. E sul valore che da sempre anima il suo e il nostro impegno politico: la libertà. Per questo motivo, il suo impegno in prima persona risveglia sempre partecipazione ed entusiasmo.»

 

Quali sono i suoi temi cardine in questa campagna elettorale?

«La strettissima attualità sta, comprensibilmente, catalizzando l’attenzione sui temi di più immediato interesse dei cittadini: la crisi energetica, innanzitutto, e il conseguente aumento del costo della vita. Ci sono, però, altre questioni che non dobbiamo tralasciare. Penso a ciò che ci ha insegnato a carissimo prezzo la pandemia, con la necessità di rafforzare il nostro sistema sanitario. O ancora, all'imperativo di sostenere la crescita e l'occupazione, di aiutare i più deboli, di creare una scuola incentrata su merito e qualità dell’insegnamento. Il programma del centrodestra offre risposte concrete a questi e molti altri problemi. Per questo l'invito che rivolgo a coloro che sono indecisi e a leggere il nostro programma, sono certo che vi troveranno risposte più che soddisfacenti.»

 

In quale collegio si candiderà?

«Sarò candidato nel collegio uninominale per la Camera dei Deputati Lombardia 1-U07. E' il collegio "Milano Loreto", che comprende molte zone della parte settentrionale della città. Un'area vasta e complessa che, come altre zone di Milano, vive quotidianamente un enorme problema di sicurezza, tra violenze, microcriminalità, degrado, baby gang. Sono questioni aperte alle quali vogliamo dare risposte concrete, anche attraverso la reintroduzione delle figure del poliziotto e del carabiniere di quartiere, un vasto piano assunzionale tra le Forze dell'Ordine, una più seria gestione dei flussi migratori.»

 

Economia nazionale e situazione russa, tra guerra di bombe e rincaro bollette. La sua posizione e come pensate di risolvere. 

«Per primi, con l’impegno di Antonio Tajani in Europa, abbiamo invocato un tetto europeo al prezzo del gas, che è la leva principale da muovere per arginare questa deriva di speculazione attorno al costo della materia prima energetica che sta creando ricadute molto gravi sulla nostra economia reale. Quanto al Pnrr, la flessibilità sul percorso di realizzazione non è certo un tabù, considerando la straordinarietà del momento. Anche se, lo ribadisco, questo non significa stravolgerlo. Nel nostro programma, inoltre, c'è un piano articolato per arrivare all'indipendenza dal gas russo che poggia sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento, sulla valorizzazione di tutte le fonti rinnovabili, sulla realizzazione di rigassificatori e termovalorizzatori, sul percorso verso il nucleare di ultima generazione. Infine, occorre avere coraggio, ed imboccare la strada di una seria semplificazione fiscale che, in un momento di crisi come questo, va in ogni caso intrapresa per aiutare le imprese, le famiglie e i professionisti ad essere competitivi. Per questo continuiamo a proporre la flat tax e l’allargamento della no tax area.»

 

Esclusione dalle liste di “big” come Baldelli, Ruggieri e Polverini. Commenti a caldo?

«Purtroppo il taglio del numero dei parlamentari ha comportato una diminuzione molto importante dei seggi. Certamente dispiace non vedere in corsa bravissimi colleghi, con cui abbiamo lavorato bene in squadra durante questi anni, portando avanti molte iniziative in Parlamento e sui territori. Ma sono convinto che ognuno di noi, se lo riterrà, avrà sempre modo di dare il proprio contributo alle battaglie di Forza Italia.»

 

Vuole dire qualcosa ai suoi elettori?

«In questo momento il centrodestra ha l’opportunità di riportare il buongoverno nel Paese. Il centrodestra non metterà le mani nelle tasche dei cittadini e, nonostante il momento difficile, avvierà una seria riforma fiscale, lavorerà per favorire l’ingresso dei più giovani nel mondo del lavoro, per riportare la sicurezza nelle nostre città e, per gestire, finalmente, i flussi migratori. A sinistra propongono le solite, vecchie ricette: patrimoniali, dirigismo, spesa pubblica. Agli italiani chiediamo innanzitutto di andare a votare, di far sì che non siano altri a scegliere per loro. E ribadisco l'invito a leggere il nostro programma: è estremamente concreto e competitivo.»

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