17 Agosto 2022
I virologi entrano in gioco in vista delle elezioni. Come era facile intuire, gli ultimi anni sono serviti alle virostar sì per informare i cittadini riguardo le problematiche da conoscere sulla lotta al virus ma anche e soprattutto per farsi un nome da sfruttare un giorno in politica. Ed è quello che faranno già certamente alcuni, mentre altri ci stanno pensando. O c'è anche chi ha rifiutato e preferisce continuare con la propria professione di medico.
Non sembra essere di questo avviso Andrea Crisanti, volto noto delle trasmissioni televisive e microbiologo all'Università di Padova. Il 67enne che in un'intervista su Repubblica ha cominciato la campagna elettorale replicando a Salvini ha aggiunto di essere "sempre stato di sinistra". E che poi con il leader della Lega "avremmo avuto 300 mila vittime di covid". Chi si candiderà sicuramente dopo l'ultima non felice esperienza come assessore alla sanità in Puglia sembra essere Pierluigi Lopalco.
Quest'ultimo è infatti tentato da Articolo Uno: "Mi sono detto disponibile alla candidatura e so che la segreteria regionale ha dato indicazioni a quella nazionale. Vediamo". "L’ho già detto e lo ripeto: non sarò candidato alle prossime elezioni politiche": spegne così tutti i rumours invece Roberto Burioni, più volte nel mirino dei dem. Anche Walter Ricciardi non sarà della partita: "Non ci ho mai nemmeno pensato, resto a fare il mio lavoro". Quest'ultimo è attualmente "consulente del ministro della Salute e professore ordinario di Igiene presso l'università Cattolica".
Mentre chi non ha fatto ancora prevenire un'indicazione è Fabrizio Pregliasco. Ma su questo fronte potrebbero esserci novità a breve dato che qualche mese fa aveva dichiarato: "Futuro in politica? Mai dire mai".
Matteo Bassetti sembra aver placato le voci che lo vorrebbero candidato nelle liste di centrodestra. Anche se, a chi gli chiede di un ruolo come ministro della Salute dice: "Vedremo cosa succederà dopo il 25 settembre, chi sarà il premier. La politica qualche volta ha paura dei professionisti e dei tecnici, io sono contento di fare il mio lavoro”. Sembra invece essere abbastanza netto il suo no a chi lo vorrebbe da subito.
"Sono contento di fare il medico e il professore universitario. Non ho mai richiesto di essere candidato e non mi candido, appeno ho detto che avrei dato la disponibilità per fare il tecnico mi hanno sparato addosso". Lo schieramento? Bassetti non ha dubbi: "Io sono un liberale. Mi sono sempre ritenuto un liberale di centro. Ma soprattutto sono dalla parte della sanità. Comunque se non condividere le posizioni di Speranza significa essere di centrodestra, allora sono di centrodestra".
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