19 Luglio 2022
Fonte: lapresse.it
Che per tenere in vita il governo sia necessario un intervento del centro-destra era noto, così come era noto che all'interno del centrodestra serpeggiavano malumori dal momento che il premier Draghi ha incontrato per un'ora intera soltanto il segretario del PD questa mattina prima di andare a fare proposte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un atteggiamento che ha cagionato immediatamente diffidenze nei confronti del partito democratico che, per qualcuno, starebbe cercando di prendere in mano le redini della situazione e tornare al governo con giochi di palazzo.
Eppure la linea Letta era già nota, cioè quella di un ministro ad interim che guidasse il governo fino alla legge di bilancio 2022, così da preparare con calma le nuove elezioni per febbraio 2023. Eppure il centro-destra non ci sta e ha deciso di incontrare comunque il premier Draghi prima di domani.
Una nuova comunicazione dunque vede alle 19:45 gli esponenti del centrodestra Antonio Tajani, Matteo Salvini, Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa direttamente a Palazzo Chigi per incontrare il premier draghi dopo la riunione di oggi tenutasi a Villa Grande, la residenza Romana di Silvio Berlusconi. L'incontro è cominciato ad ora di pranzo ed è durato 6 ore.
L'incontro è stato organizzato da una telefonata tra il presidente di Forza Italia e il premier. Draghi, che forse aveva letto dei malumori in area di centrodestra, ha chiamato il leader di Fi e Berlusconi ha dato l'ok all'incontro parlando con il presidente del Consiglio davanti agli alleati.
Quest'apertura da parte del Presidente del Consiglio verso ambienti di centrodestra, è forse volta a tenere salda l'ala governista? Probabilmente sì. Deve essere stato dunque molto persuasivo l'incontro con Letta questa mattina, poi seguitodall'incontro tra Draghi e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella alle 11. Tuttavia se da un lato è stato Salvini a frenare chiedendo un governo senza Movimento 5 stelle, dall'altro resta comunque una frattura da parte di quell'area della lega che segue Giorgetti e che sarebbe favorevole ad una prosecuzione ma, forse forse, tenterebbe la strada del voto.
Gianni Letta ha inoltre dichiarato che domani ognuno si assumerà le proprie responsabilità. C'è forse diffidenza tra gli accordi segreti presi durante le riunioni e confronti tra le varie forze politiche? Il vero interesse comune è quello di lasciare il Movimento 5 stelle emarginato all'interno di forze di governo?
Letta, intervenendo alla Festa dell'Unità in corso a Roma ha infatti dichiarato: "Ascolteremo il discorso del presidente del Consiglio e ognuno si assumerà le proprie responsabilità in Parlamento. Domani sarà il momento della verità e diremo la nostra. Tuttavia è evidente che più si avvicinano le elezioni, più emergono le differenze all'interno della maggioranza. Noi con quella destra non c'entriamo nulla".
Poi un riferimento al premier Draghi: "L'ho trovato molto bene e molto determinato, focalizzato sulle cose da fare. Mi è sembrato in ottima forma e soddisfatto di come sia andata la sua visita in Algeria".
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