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Marcello Dell’Utri è lontano dalla politica ma vicino alla cultura. ESCLUSIVA

L’ex manager e politico è sempre stato appassionato di libri antichi e letteratura. La sua passione si rifrange ad Agrigento e a Milano Due

12 Luglio 2022

Marcello Dell'utri

Certo amori non muoiono mai ed è giusto così. Archiviata la carriera in Publitalia e quella politica in Forza Italia, si apre per Marcello Dell’Utri una meritata e bella pagina di vita, fatta di cultura, libri e nuovi giovani intellettuali. È logico che, ancora oggi, venga chiamato per dei consigli politici da chi gli è stato vicino per trent’anni o da chi lo ha stimato dapprima in Mediaset e poi all’interno del partito che ha scardinato, e continua a farlo, la politica italiana; giovani politici e intellettuali vedono in Marcello Dell’Utri un faro, una guida da seguire, per quanto è riuscito a fare prima da manager e poi da politico.

L’ex amministratore delegato di Publitalia è ora impegnato su due fronti: creare una biblioteca siciliana nella Valle dei Templi di Agrigento, dove fare corsi e formare i futuri intellettuali d’Italia, e aprire uno studio bibliografico nella sua Milano Due che, insieme a ragazzi volenterosi e neo laureati, possa catalogare e studiare libri antichi e di grande valore culturale. Marcello Dell’Utri è sempre più lontano dalla politica e più che mai impegnato nella cultura in senso stretto, tra storia, analisti di testi e arricchimento della letteratura italiana.

La Sicilia è la sua terra e i tanti amici politici e intellettuali, che lo conoscono da anni e ben sanno le sue doti organizzative, non potevano non affidargli la “costruzione” da zero di una nuova biblioteca, la quale servirà ad attirare studenti da tutto il mondo per l’approfondimento della cultura siciliana e italiana. Dall’altra, lo studio bibliografico di Milano Due vedrà il coordinamento di giovani e sarà una costola della famosa Biblioteca di Via Senato.

Una nuova vita per Marcello Dell’Utri che, da quasi quarant’anni, ha fatto e sta facendo la storia d’Italia, e questo vale per i suoi aficionados come per i detrattori, che sono sempre meno ma più accaniti che mai; se costoro avessero almeno un decimo del curriculum di Dell’Utri sarebbero senz’altro persone con qualche neurone in più e qualche parola (scritta e detta) in meno.

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