11 Maggio 2022
Roberto Speranza (fonte foto Lapresse)
Mascherine a scuola e in aereo: gli obblighi senza senso di Speranza. La pandemia sembra essere entrata in una fase calante, complice il mix di elevata vaccinazione, immunità naturale e arrivo della bella stagione. In Italia il green pass ha cessato di esistere quasi definitivamente dal primo maggio: non è più richiesto nei luoghi di lavoro pubblici o privati, nei bar e nei ristoranti, sui mezzi di trasporto sia su scala nazionale che locale così come nei luoghi della cultura, come cinema e teatri. Per un certificato verde che non deve essere più mostrato, se non in ospedale o nelle rsa, ci sono le mascherine che restano obbligatorie in molti posti al chiuso. Dai mezzi di trasporto ai cinema, ai teatri alle scuole.
L'impostazione del governo è sicuramente più morbida rispetto al passato ma la prudenza rimane ancora molta, forse troppa, soprattutto se si fa un confronto con gli altri Paesi europei. Cautele che diventano più difficili da digerire soprattutto se si scopre che non sono giustificate da robuste evidenze scientifiche. È proprio il caso delle mascherine negli edifici scolastici: in questo caso il governo ha deciso di mantenere l'obbligo fino alla fine dell'anno scolastico in corso.
Si scopre però che a specifica richiesta della documentazione che illustri chiaramente il rapporto rischi/benefici, il ministero della Salute faccia scena muta. A rivelarlo il programma di Mario Giordano, "Fuori dal coro", in cui viene mostrata una lettera firmata dal direttore generale del dicastero guidato da Speranza, Giovanni Rezza, in cui si ammette che "questa amministrazione non è in possesso della documentazione richiesta". Caso subito sollevato dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, che a questo punto si chiede: "Criteri scientifici o decisioni politiche?".
Stesso discorso potrebbe valere per i viaggi in aereo. Qui, come sugli altri mezzi di trasporto, vige l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2 fino al 15 giugno. L'imposizione non viene imitata dalle istituzioni europee: l'Ecdc e l'Aesa, l'Agenzia europea per la sicurezza aerea, hanno diffuso le nuove linee guida sulla sicurezza dei viaggi e l'utilizzo dei dispositivi di protezione non sarà più obbligatorio a partire dal prossimo lunedì 16 maggio. Si fa riferimento soltanto a una "forte raccomandazione" per chi tossisce o starnutisce.
Nonostante le mascherine restino sicuramente "una delle difese migliori contro la trasmissione di Covid-19", le autorità regolatorie europee hanno preso atto che "stiamo finalmente raggiungendo una fase della pandemia in cui possiamo iniziare ad allentare le misure di sicurezza sanitaria", come ha detto chiaramente il direttore esecutivo dell’Easa, Patrick Ky. Il rischio è ora quello di assistere a scene surreali, perché andranno comunque rispettate le regole dei paesi di partenza e di arrivo. Nel prossimo mese, dunque, molti sarebbero costretti ad indossare la mascherina una volta entrati nello spazio aereo italiano o, viceversa, sarebbero liberi di togliersela usciti dai confini italiani.
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