22 Ottobre 2021
Fonte: lapresse.it
Il premier incaricato Mario Draghi, in conferenza stampa dopo il Consiglio Ue a Bruxelles, ha esordito parlando di energia e ambiente. "Siamo stati espliciti con la necessità di preparare subito uno stoccaggio integrato con le scorte strategiche. Dobbiamo proteggere tutti i Paesi dell'Ue in egual misura". E ancora: "Nel lungo periodo è sulla strategia delle rinnovabili che bisogna puntare. Ma se i prezzi del gas salgono, si pone un problema anche di finanziare questo percorso. Ed è difficile rinunciare al gas immediatamente per molti Paesi". Dunque, per il premier "il punto di arrivo è chiaro che non può che essere le rinnovabili".
Il presidente del Consiglio ha poi affrontato la questione della Polonia, soffermandosi sulla sentenza della Corte suprema di Varsavia secondo cui l'Unione europea non ha voce in capitolo sulla giustizia polacca. "Non ci sono alternative, le regole sono chiare", dice Draghi. "Non è stata messa in discussione la legge secondaria dell'Unione, ma la legge primaria, il trattato. Ma è chiaro che bisogna mantenere aperta la via del dialogo".
"Nessuno ha dubbi che questo governo sia europeista", ha continuato il Premier. "Abbiamo detto sin dall'inizio che chi fa parte del governo deve rispettare il diritto dell'Unione e considerare l'Euro un grande successo". Draghi si è detto inoltre "soddisfatto di come si è conclusa la discussione" sulla politica dell'Unione rispetto ai migranti e alla loro accoglienza. "Non è vero che c'è un'apertura dell'Ue al finanziamento dei muri sulle frontiere esterne. La commissione non è d'accordo e al Consiglio europeo in tanti non sono d'accordo, compresi noi".
Non c'è però nessun accenno alla modifica del Trattato di Schengen. "Sparito qualsiasi riferimento nelle conclusioni del Consiglio Ue, e per questo noi siamo soddisfatti", dice Draghi. "Vari Paesi dell'Unione europeo erano favorevoli a un cambiamento di Schengen ma non c'è più questo riferimento. Io ho sottolineato il fatto che siamo lasciati fondamentalmente soli ma oggi questa situazione è un problema di tutti. L'importante - ha concluso - è non dividersi, non ha senso privilegiare un paese o una rotta. Sui rimpatri occorre che l'Unione europea agisca tutti insieme".
"Le pensioni sono oggetto della discussione della legge di bilancio che presentiamo la prossima settimana", ha proseguito Draghi, ritornando sulle questioni italiane. "Io non concordavo con quota 100 e non verrà rinnovata, ora occorre assicurare una gradualità nel passaggio a quella che era una normalità", ha assicurato. E ancora: "Gli impegni che stiamo prendendo sulle vaccinazioni, sulla salute per affrontare future pandemie, sulle vaccinazione nel resto del mondo, sono di una dimensione tale che andranno affrontati con regole di bilancio diverse".
Infine, sul Pnrr "non abbiamo nessun ritardo. Abbiamo sempre rispettato gli appuntamenti, intendiamo continuare a farlo e non registro preoccupazione nei nostri partner. L'unica cosa da fare è andare con convinzione e rapidità nell'attuazione degli impegni presi".
Capitolo vaccino Covid. "La terza dose sarà necessaria, per certe categorie", dice Mario Draghi. "La terza dose sarò necessaria. Da quel che si capisce e da quel che il ministro Speranza ha detto, sarà necessaria per certe categorie specialmente: come al solito si procederà in ordine di importanza, di fragilità, di vulnerabilità, di età, per differenti categorie".
"I contagi sono molto più in salita in altri paesi europei. Finora in Italia i contagi sono maggiori rispetto a pochi giorni fa, bisogna capire se sono maggiori perché il numero di tamponi è aumentato o se è il prodotto di una diffusione. Noi abbiamo vaccinato di più rispetto ad altri paese europei e rispetto all'Inghilterra abbiamo mantenuto cautele come la mascherina e il distanziamento. I cittadini hanno fatto del loro meglio, con grande senso di responsabilità", ha concluso.
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