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Veneto, zona gialla o arancione? Zaia su tutte le furie: "Abbiamo buoni numeri"

Il presidente della Regione sulle riaperture: "Spero in una revisione, condivido posizione astensione Lega"

22 Aprile 2021

Veneto, zona gialla o arancione? Zaia su tutte le furie: "Abbiamo buoni numeri"

Fonte: lapresse.it

"In Veneto abbiamo indici da zona gialla" e non da zona arancione, ha detto il governatore Luca Zaia. Nel corso del punto stampa fissato per oggi, giovedì 22 aprile, il presidente leghista ha spiegato che "lo eravamo anche la scorsa settimana, ma con il nuovo decreto saremo in zona gialla da lunedì prossimo", 26 aprile. "L'Rt è a 0,71 e un'incidenza di 126,8 - ha spiegato - l'occupazione nelle terapie intensive del 22% (con il limite al 30%) e nelle aree non critiche al 20% (rispetto al limite del 40%). Quindi, siamo di fatto in zona gialla".

Veneto, zona gialla o arancione? Zaia: "Abbiamo buoni numeri"

Zaia quindi è passato a commentare la votazione di ieri, mercoledì 21 aprile, in merito alle riaperture e al coprifuoco fissato alla fine per le 22. "Condivido la posizione di astensione presa dalla Lega: è una posizione di responsabilità, quella di portare le istanze della gente", ha detto Zaia. "Quello della Lega non è un gioco al rialzo: questo è un governo di unità nazionale ed è stato giusto che la Lega ne faccia parte. Ma Salvini ha portato giustamente le istanze dei cittadini, e il presidente del Consiglio Draghi sa che ha dalla sua parte una forza politica che porta, appunto, le richieste dei cittadini.

"Spero vi sia una revisione del decreto", continua il governatore della Regione Veneto. "Non sarebbe una marcia indietro, non dico oggi, ma nei prossimi giorni credo che sarebbe ragionevole un 'tagliando' del decreto", continua. Tra i punti fondamentali vi è quello del "coprifuoco alle 22 e il 70% di studenti in presenza".

Veneto, zona gialla da lunedì 26 aprile

"Ci eravamo accordati come Regioni a una presenza in classe alle superiori al 60% e ci siamo ritrovati con il 70%", polemizza poi Zaia, chiosando con un "non ci siamo certo". "Le scuole vanno aperte ma noi chiediamo che si torni al 60% di presenze altrimenti sballa tutto perché non ci sono gli autobus sufficienti", ha detto Zaia. "Immagino ci siano margini di aggiustamenti e di dialogo", continua però dimostrando un certo ottimismo.

Il presidente del Veneto, però, ha giustamente una grande preoccupazione, che riguarda la sua regione ma non solo. "Così mettiamo a rischio la prossima stagione turistica", dice Zaia. "Voi andreste in vacanza in un posto dove alle 22 dovete chiudervi in albergo o in tenda se andate in campeggio? No, cerchereste un posto dove il coprifuoco non c'è".

Il governatore ha dunque avvertito: "L'economia della nostra regione vive con l'industria del turismo e noi abbiamo l'obbligo di essere chiari con i turisti stranieri, che sono il 68% delle presenze in Veneto". Per questo, ha assicurato il presidente della Regione "noi saremo aperti e non rinunciamo a questa stagione", ha concluso Luca Zaia.

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