18 Dicembre 2025
Alla III edizione della Conferenza Nazionale dell’Export, organizzata nell’ambito della Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia si sono registrati circa 2.150 partecipanti.
I numeri, triplicati rispetto allo scorso anno, confermano il crescente interesse per l’azione che la rete diplomatica può svolgere a sostegno delle imprese italiane.
Le richieste di incontri con gli Ambasciatori hanno quest’anno sfiorato le 5.000. Nel pomeriggio, la Farnesina lavorerà per assicurare circa 1.600 incontri, più del doppio dei circa 700 organizzati lo scorso anno, coinvolgendo, insieme agli Ambasciatori, anche i Direttori ICE e gli esperti di SACE, SIMEST e CDP.
A marzo il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha lanciato il Piano d’azione per l’export italiano nei mercati extra-UE ad alto potenziale, valorizzato in tutti i continenti, coinvolgendo circa 7.500 imprese, organizzando 50 grandi forum imprenditoriali e quasi 5.000 incontri B2B. Si è quindi fatto il punto sull’azione del Sistema Paese di quest’anno nelle diverse aree geografiche. In Arabia Saudita, a Riad, si è svolto il più grande forum imprenditoriale mai organizzato nel Paese, con oltre 1.000 imprese partecipanti, e l’anteprima del Salone del Mobile 2026, a conferma della crescita a doppia cifra dell’interscambio bilaterale.
In Africa, le missioni in Mauritania, Senegal e Niger hanno rafforzato la presenza economica italiana, con business forum e la prima Conferenza degli Ambasciatori a Dakar. Per il continente sono state raddoppiate le borse di studio e promossi canali di immigrazione qualificata, mentre a inizio anno è prevista una riunione politica con i Paesi del Sahel per discutere strategie di crescita condivise.
L’Asia ha visto l’Italia protagonista al Padiglione Italiano all’EXPO di Osaka, premiato come miglior padiglione, e in vista dell’EXPO 2030 di Riad sono già in corso i preparativi. La strategia italiana include anche il rafforzamento dell’azione nei Paesi ASEAN, in Cina e in Giappone.
Per le Americhe, gli Stati Uniti, principale mercato extra-UE, hanno registrato una crescita dell’export del 9%. Per il 2026 è stata approvata una misura SIMEST da 200 milioni dedicata al mercato statunitense. Altri focus importanti riguardano Messico e Paesi del Mercosur, con un business forum programmato a Miami in occasione del G20.
Infine, in Europa, che assorbe circa il 50% dell’export italiano, particolare attenzione è rivolta ai Balcani e al partenariato con la Germania, con un Vertice di Governo italo-tedesco previsto a gennaio. L’Italia continuerà a rafforzare la propria presenza anche in Asia Centrale e nel Golfo, con forum programmati a Doha, Shanghai e Turchia.
Una sessione speciale è stata dedicata ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, la prima Olimpiade invernale diffusa, con 11 località coinvolte in 4 Regioni, un impatto economico stimato di 5,3 miliardi di euro e nuove infrastrutture a beneficio dei territori.
L’evento ha dato un ulteriore impulso alla filiera dello sport, che da sola vale 1,4% del PIL italiano, genera 24,7 miliardi di valore aggiunto, impiega oltre 400.000 addetti e realizza 4,7 miliardi di export di beni sportivi, con un potenziale aggiuntivo di 650 milioni. Nel commercio mondiale di beni sportivi, l’Italia ha una quota del 3,79% dell’export, superiore alla propria quota sulle esportazioni totali. Per promuovere il settore, l’azione di diplomazia sportiva negli ultimi due anni ha realizzato oltre 400 iniziative.
"Le fiere non sono semplicemente luoghi espositivi, ma vere e proprie infrastrutture economiche dove si costruiscono relazioni, si aprono mercati e si rafforza la competitività delle imprese". Lo ha dichiarato Carlo Bonomi, Presidente di Fiera Milano, intervenendo alla Terza Conferenza Nazionale dell’Export e dell’Internazionalizzazione delle Imprese.
Nel suo intervento, Bonomi ha sottolineato come l’internazionalizzazione non sia un concetto astratto, ma un processo concreto che prende forma proprio nei contesti fieristici: "È qui che le imprese incontrano i mercati internazionali, avviano nuove relazioni commerciali, firmano contratti e costruiscono nel tempo fiducia e posizionamento".
Fiera Milano, ha ricordato il Presidente, ospita ogni anno oltre 36mila imprese italiane ed estere, rappresentando uno dei principali punti di accesso ai mercati globali per il sistema produttivo nazionale. "Le fiere sono uno strumento fondamentale soprattutto per le PMI, che trovano in questi contesti un acceleratore di crescita e un supporto concreto per affrontare i mercati esteri".
Bonomi ha poi richiamato l’attenzione sulla fase di profonda trasformazione che stanno attraversando le imprese, in un contesto internazionale segnato da tensioni geopolitiche, frammentazione dei mercati e crescente competizione globale. "Il commercio internazionale non è più solo una questione di volumi e prezzi: oggi è parte integrante delle strategie industriali e di sicurezza economica. Per le imprese europee non si tratta di una fase transitoria, ma di una competizione strutturale".
In questo scenario, ha aggiunto, diventa essenziale fare sistema, rafforzando il dialogo tra imprese e istituzioni e valorizzando strumenti come le fiere, capaci di integrare politiche pubbliche e iniziativa privata. "La competitività non è un tema teorico: è la condizione per sostenere l’export, difendere l’occupazione e attrarre investimenti. Le imprese hanno bisogno di regole chiare, tempi certi e infrastrutture adeguate".
Nel suo intervento, il Presidente Bonomi ha inoltre richiamato l’appuntamento dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, che vedranno Fiera Milano tra i palcoscenici internazionali dell’evento. "Le Olimpiadi rappresentano una straordinaria occasione di visibilità e credibilità per il Paese: il mondo non vedrà soltanto grandi competizioni sportive, ma la capacità dell’Italia di progettare, realizzare e gestire sistemi complessi, mettendo a valore infrastrutture, competenze industriali e tecnologie avanzate". Un’eredità che, secondo Bonomi, rafforzerà l’attrattività internazionale del sistema produttivo italiano e il ruolo delle fiere come piattaforme di connessione tra imprese, mercati e istituzioni.
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