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NINDS, assegnati i primi "Rigor Champions Prize"; premi a chi promuove rigore e trasparenza nella ricerca scientifica

Riconoscimenti a ricercatori e team che hanno innovato criteri di valutazione accademica, formazione e standard nei laboratori per migliorare la qualità della scienza, promuovendo pratiche di open science, reproducibility e cultura della trasparenza in contesti istituzionali e interuniversitari

25 Aprile 2025

NINDS, assegnati i primi "Rigor Champions Prize"; premi a chi promuove rigore e trasparenza nella ricerca scientifica

Nel marzo 2024, il NINDS (National Institute of Neurological Disorders and Stroke), uno degli istituti dei National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti, ha annunciato i vincitori della prima edizione del "Rigor Champions Prize", un riconoscimento destinato a individui e piccoli team che si sono distinti nel promuovere pratiche di rigore metodologico e trasparenza nella ricerca scientifica.

Il premio nasce con l'obiettivo di valorizzare chi lavora per cambiare la cultura della scienza, allontanandosi da metriche basate solo su quantità e prestigio, per puntare su qualità, riproducibilità e apertura. I vincitori rappresentano percorsi professionali eterogenei, a testimonianza del fatto che chiunque, in qualunque ruolo, può farsi promotore di una scienza più affidabile.

Il webinar

Per celebrare i vincitori, l’Office of Research Quality del NINDS ha organizzato un webinar dal titolo “Winners of the Inaugural NINDS Rigor Champions Prize”, durante il quale i premiati hanno condiviso le proprie esperienze e iniziative, offrendo ispirazione e strumenti pratici alla comunità scientifica.

I vincitori

  • Michael Dougherty
    Professore e direttore del Dipartimento di Psicologia all’Università del Maryland, Dougherty si è impegnato a riformare i criteri di promozione e tenure accademica, sia nel suo dipartimento che in ambito più ampio. Il suo obiettivo è sostituire le metriche basate sul volume delle pubblicazioni e sul prestigio con parametri legati alla scienza aperta e alle pratiche rigorose.

  • Dana Lapato, Nina Exner e Timothy York
    Membri del Data Science Lab della Virginia Commonwealth University (VCU), hanno ideato corsi, workshop, seminari e journal club per diffondere ampiamente all’interno dell’università l’approccio della ricerca aperta e metodologicamente rigorosa.

  • Melissa Rethlefsen
    Bibliotecaria accademica, ha lavorato in due diverse università organizzando conferenze, cicli di seminari settimanali e coalizioni universitarie. Le sue iniziative hanno avuto l’obiettivo di accrescere la consapevolezza e incoraggiare migliori pratiche di rigore e trasparenza, sia all’interno delle istituzioni che nel panorama scientifico più ampio.

  • Kevin Knudtson, Katia Sol-Church, Frances Weis-Garcia e Sheenah Mische
    Questo gruppo ha fondato nel 2016 il Committee on Core Rigor and Reproducibility (CCoRRe) all’interno della Association of Biomolecular Resources Facilities (ABRF). Il comitato si dedica alla diffusione di pratiche rigorose e trasparenti nel contesto delle core facilities, ovvero i laboratori e centri tecnici che forniscono supporto alla ricerca scientifica.

  • Michela (Micky) Marinelli
    Professoressa associata di Neuroscienze all’Università del Texas ad Austin, ha ideato un corso elettivo intitolato “Analytical Skepticism”, incentrato sull’esame critico dei bias cognitivi e degli errori umani che possono influenzare il ragionamento scientifico.

I relatori

Durante il webinar hanno presentato i loro progetti i seguenti vincitori:

  • Michael Dougherty, PhD – University of Maryland

  • Dana Lapato, PhD – Virginia Commonwealth University

  • Nina Exner, PhD – Research Data Librarian, VCU

  • Kevin Knudtson, PhD – Director, IIHG Genomics Division, University of Iowa

  • Michela Marinelli, PhD – Associate Professor of Neuroscience, University of Texas at Austin

  • Melissa Rethlefsen, MSLS, AHIP – Executive Director & Professor, University of New Mexico

Un messaggio per tutta la comunità scientifica

Il messaggio centrale dell’iniziativa è chiaro: chiunque, in qualunque fase della carriera o ruolo professionale, può essere un "Rigor Champion". Le esperienze condivise nel webinar mostrano quanto sia fondamentale il contributo collettivo per costruire una scienza più solida, aperta e responsabile.

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