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MAIRE, nel 2023 volano i ricavi a €4,3 mld (+23,0%) e EBITDA a €274,4 mln (+31,1%); al via il Piano strategico 2024-2033

Il CdA di Maire ha esaminato ed approvato il Progetto di Bilancio di Esercizio ed il Bilancio Consolidato di Gruppo 2023, insieme al Piano Strategico 2024-2033

05 Marzo 2024

MAIRE, nel 2023 volano i ricavi a €4,3 mld (+23,0%) e EBITDA a €274,4 mln (+31,1%); al via il Piano strategico 2024-2033

Maire Tecnimont

Il Consiglio di Amministrazione di Maire Tecnimont S.p.A., riunitosi in data odierna, ha esaminato ed approvato il Progetto di Bilancio di Esercizio ed il Bilancio Consolidato di Gruppo 2023, insieme al Piano Strategico 2024-2033, che saranno presentati oggi dal Top Management nel corso del Capital Markets Day “OUT OF THE unBOX”

I Ricavi ammontano a €4.259,5 milioni, in aumento del 23,0%, principalmente grazie alla progressione dei progetti in esecuzione, che hanno raggiunto fasi in grado di esprimere maggiori volumi.

L’EBITDA è pari a €274,4 milioni, in crescita del 31,1% grazie ai maggiori volumi consuntivati e ad una efficiente gestione dei costi di struttura.

Il margine EBITDA è pari al 6,4%, con un incremento di 40 punti base, grazie ad un maggiore contribuzione delle soluzioni tecnologiche e dei servizi ad alto valore aggiunto. Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti ammontano complessivamente a €57,9 milioni, in leggero aumento a seguito dell’entrata in funzione di nuovi brevetti e sviluppi tecnologici e asset funzionali al processo di digitalizzazione dei processi industriali.

Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a €216,5 milioni, in crescita del 37,1%, con un margine del 5,1%, in crescita di 50 punti base rispetto al 4,6%.

La gestione finanziaria esprime oneri netti per €30,3 milioni, rispetto a €28,9 milioni, per effetto dell’aumento dei tassi di interesse sulle nuove linee di credito accese nel corso dell’anno, parzialmente compensato dai maggiori interessi attivi riconosciuti sulla liquidità.

L’Utile ante imposte è pari a €186,2 milioni a fronte del quale sono state stimate imposte per un ammontare pari a €56,7 milioni che corrispondono a un’aliquota fiscale del 30,5%, sostanzialmente in linea con gli ultimi trimestri.

Tenendo in considerazione i risultati sopra menzionati, l’Utile netto è pari a €129,5 milioni, in crescita del 43,3%, con un’incidenza sui ricavi del 3,0%, in aumento di 40 punti base rispetto al 2,6%.

L’utile netto del Gruppo è stato di €125,4 milioni, in crescita del 39,5%. Le Disponibilità nette adjusted al 31 dicembre 2023, escludendo le passività per leasing (IFRS 16) e altre voci minori, sono pari a €337,9 milioni, in aumento di €244,1 milioni rispetto a fine dicembre 2022. La generazione di cassa operativa ha beneficiato degli anticipi sulla forte raccolta ordini e più che compensa i dividendi pagati pari a €40,7 milioni, gli esborsi relativi al programma di buyback per €3,8 milioni e gli investimenti del periodo pari a €76,6 milioni.

La voce è composta da €43,2 milioni relativi ad acquisizioni5 e €33,4 milioni per investimenti organici, dedicati principalmente all’ampliamento del portafoglio tecnologico e a progetti di innovazione digitale.

Il Patrimonio netto consolidato è pari a €579,7 milioni, in aumento di €51,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2022, tenuto conto dell’utile netto del periodo, al netto del pagamento dei dividendi e dell’acquisto di azioni proprie.

Alessandro Bernini, Chief Executive Officer di MAIRE, ha commentato: “Siamo estremamente soddisfatti dei risultati che abbiamo presentato oggi. Le scelte strategiche annunciate lo scorso anno stanno confermando la loro validità e, anche per questo, il mercato ci sta premiando. I principali indicatori finanziari crescono a doppia cifra. Aumenta il contributo della business unit Sustainable Technology Solutions, che ha registrato ricavi superiori del 40%. La nostra leadership tecnologica è stata consolidata con l’ampiamento del portafoglio di soluzioni a supporto degli obiettivi di decarbonizzazione dei nostri clienti. Ma soprattutto, oggi vediamo un’accelerazione dei ricavi con risultati che solo lo scorso anno avevamo previsto di raggiungere nel 2028. Abbiamo acquisito ordini per oltre €11 miliardi, sfruttando con successo il super ciclo degli investimenti nel downstream e portando il nostro portafoglio a €15 miliardi. Continuiamo ad espandere i nostri centri operativi, aggiungendone di nuovi. Nel 2023, la capacità di ingegneria, misurata in ore di lavoro, ha registrato una crescita del 20% rispetto al 2022. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza le grandi professionalità che quotidianamente contribuiscono al raggiungimento dei nostri traguardi. Le nostre persone e il loro talento sono il nostro principale patrimonio e continueremo ad investire su di loro.”

Piano Strategico 2024-2033

Il Consiglio di Amministrazione, in data odierna, ha altresì approvato il Piano Strategico 2024-2033 che, in coerenza con l’approccio strategico e il nuovo modello organizzativo lanciati lo scorso anno, viene presentato da MAIRE.

Lo scenario energetico globale è caratterizzato da cospicui piani di investimento volti ad affrontare le sfide della sicurezza energetica e del cambiamento climatico.

Nella transizione verso un sistema a basse emissioni di carbonio, si prevede da un lato, la forte crescita degli investimenti in energia pulita, e dall’altro, la crescente adozione di soluzioni volte a decarbonizzare gli asset downstream esistenti e i nuovi.

L’implementazione di tali massicci piani di investimento richiede tecnologie validate ed efficaci, combinate con la capacità di realizzare progetti di dimensioni sempre crescenti. Il posizionamento del Gruppo, che integra la leadership tecnologica con l’eccellenza esecutiva, rappresenta una fonte di vantaggio competitivo in questo contesto complesso e in rapida evoluzione.

La business unit Sustainable Technology Solutions continuerà a sfruttare la propria esperienza nell'ingegneria di processo per integrare le proprie tecnologie proprietarie, supportando i clienti con soluzioni end-to-end complete ed efficaci nei settori dei fertilizzanti, dell'idrogeno e dei prodotti chimici e dei carburanti circolari, e dei polimeri sostenibili, segmenti chiave per la decarbonizzazione dell’industria.

NextChem si avvale di un ampio portafoglio di tecnologie proprietarie per soluzioni circolari e a basse emissioni di carbonio, che verrà ulteriormente potenziato nei segmenti strategici dei carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF) e nelle soluzioni innovative di elettrolisi

 Allo stesso tempo, NextChem intende espandere la propria offerta di catalizzatori, fondamentali per i processi chimici.

Questa straordinaria spinta all’innovazione sarà favorita da attività di ricerca e sviluppo strategiche e incrementali, da partnership e acquisizioni selettive di tecnologie validate o competenze da industrializzare.

Le tecnologie STAMI Green AmmoniaTM e NX CPOTM sviluppate internamente e introdotte sul mercato nel 2023, così come le acquisizioni di Conser e MyRemono, sono solo alcuni esempi di questo modello di successo.

Ulteriore impulso verrà dal “Green Innovation District”, un hub con strutture avanzate e risorse dedicato alla ricerca e sviluppo, inclusi gli impianti pilota, da realizzare nella storica sede del Gruppo a Roma. Parallelamente, la business unit Integrated E&C Solutions affronterà la crescita della quantità e delle dimensioni dei progetti energetici grazie alle sue indiscusse capacità di esecuzione.

Questo modello di eccellenza operativa sarà supportato dal continuo aumento della capacità di ingegneria nei centri operativi esistenti e nuovi in tutto il mondo. Inoltre, il procurement si concentrerà sull’espansione e sull’ulteriore diversificazione della catena di fornitura, al fine di garantirsi una maggiore capacità da parte di fornitori e subappaltatori, con un sempre maggiore coinvolgimento di controparti locali, in linea con l’impegno del Gruppo a continuare ad aumentare il cosiddetto incountry value.

Tutte queste attività trarranno vantaggio dall’uso di soluzioni digitali, inclusa la crescente adozione di strumenti avanzati di intelligenza artificiale, che aumenteranno la produttività e la qualità dei servizi erogati. Nel Piano Strategico 2024-2033, MAIRE prevede una crescita significativa dei suoi principali indicatori di performance, mantenendo la sua solidità e flessibilità finanziaria.

Nel 2033 sono attesi Ricavi per oltre €10 miliardi e EBITDA di circa €1 miliardo. La crescita più forte dei volumi è prevista nel primo quinquennio, mentre la profittabilità beneficerà di un crescente contributo del business tecnologico e dei progetti integrati a maggior valore aggiunto. Questa espansione rilevante e accelerata sarà raggiunta anche grazie ad oltre €1 miliardo di investimenti da realizzare nell’orizzonte di piano. Gli investimenti della business unit STS saranno concentrati nei primi cinque anni e saranno dedicati all'ampliamento del portafoglio tecnologico e alla validazione di nuove soluzioni, sia attraverso acquisizioni selettive che R&D interna. Gli investimenti della business unit IE&CS includeranno operazioni di M&A di importo non rilevante per espandere la capacità di ingegneria, investimenti pianificati per l'implementazione del piano MET Zero e iniziative di innovazione digitale, nonché co-investimenti in progetti selezionati in cui vengono applicate le tecnologie proprietarie di STS (cosiddetti progetti “first-of-a-kind”). In particolare, il piano prevede che MET Development, controllata di MAIRE, investa in quote di minoranza in progetti selezionati che prevedano l’adozione di tecnologie innovative di STS e il coinvolgimento di IE&CS nella fase di esecuzione. L’importo medio degli investimenti è previsto essere pari a circa €10-20 milioni per ciascuna iniziativa, potenzialmente in co-investimento con fondi infrastrutturali, per un totale di €320-370 milioni distribuiti nell'orizzonte di piano10.

Nonostante l'importante piano di investimenti, il Gruppo intende mantenere una struttura finanziaria solida e flessibile.

Si prevede che le Disponibilità nette adjusted raggiungano circa €500 milioni nel 2028 e oltre €1,6 miliardi nel 2033, anche grazie ad un livello più normalizzato di investimenti e ai ritorni derivanti dalle suddette iniziative “first-of-a-kind” nella seconda metà del piano. È inoltre prevista una significativa riduzione del debito lordo ed è ipotizzato un aumento del pay-out ratio al 55% nel 2025 e al 66% a partire dal 2026.

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