Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Springfield come Vicenza per la rete: "I vicentini mangiano i gatti da 400 anni", ma nessuno ne ha mai assaggiato uno; storia e leggende

Social impazziti dopo la segnalazione di immigrati che mangiano gatti vicino Sprinfield, in Ohio, fatta da Trump nel corso del dibattito contro la Harris

11 Settembre 2024

giardino del Teatro di Vicenza

Giardino Teatro Vicenza - foto sito Comune di Viccenza

Se a Springfield mangiano i gatti, a Vicenza lo fanno da prima. I vicentini i gatti, per essere precisi, li mangiano addirittura da quasi 400 anni, tanto da essere conosciuti in Veneto e nel resto d'Italia come "vicentini magnagati" o più semplicemente "I Magnagati". Se però si prova a chiedere in giro o a spulciare le cronache della città o i libri di ricette locali che si tramandano da secoli, non si rinviene alcuna prova che almeno un vicentino abbia mai mangiato o assaggiato anche un solo gatto. 

Gatti e leggende a Vicenza

I vicentini sul loro appellativo conoscono almeno 3 leggende, nessuna fondata su prove documentali o fattuali

La prima fa risalire al 1700 la singolare abitudine gastronomica di cibarsi di felini. Agli inizi del '700, si narra, Vicenza è invasa dai topi, che prendono di mira in modo particolare l'archivio notarile e il Monte di Pietà. Per liberarsene, i vicentini decidono di ricorrere all'avversario naturale delle pantegane, i gatti appunto, che vanno a cercare in giro per la laguna, in zone dove i felini erano (e sono ancora) molto diffusi.

I vicentini in missione speciale catturano decine e decine di gatti e i vicini che li vedono all'opera decidono di tirare loro uno scherzo: si dichiarano felici del "favore" perché non amano le bestiole e insistono per offrire un pranzo di ringraziamento a base di carne di lepre salvo poi svelare, alla fine, che ad essere stati serviti in tavola erano gatti. 

La leggenda ha una variante che vuole i felini prestati a Vicenza da Venezia: vecchie acredini o mancanza di carne, in ogni caso i Vicentini non li restituiscono alla Serenissima ma li cucinano arrosto o stufati.   

I Magnagati in letteratura

La variante più eroica si deve allo scrittore Virgilio Scapin che nel libro I Magnagati (2001) racconta che nel 1423 grossi ratti minacciano Venezia. La Serenissima chiede a Vicenza di fornirle ogni gatto, domestico o randagio, della città promettendo in cambio un certo compenso. Inutile dire che i gatti non arrivarono mai, come volatilizzati o mangiati

A proposito di leggende, una postilla: da quanto risulta Vicenza non è gemellata con Springfield Ohio, dove sarebbe avvenuto l'episodio dell'immigrato haitiano che ha divorato un gatto domestico di cui ha parlato Donald Trump nel dibattito con Kamala Harris. Vero è che le cronache riferiscono un episodio simile alla stazione di Campiglia Marittima (Li) dove, nel 2020, un immigrato urlando "ho fame" ha ucciso un gatto nero e lo ha cucinato in strada, come denunciato dalla politica Susanna Ceccardi e provato da foto pubblicate da diversi quotidiani nazionali. 

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x