02 Agosto 2022
L'accento è smaccatamente milanese, lo stile è anni 90, mentre il nome d'arte è: Diana Zilli. Classe 1977, meneghina e commessa in un negozio dell'hinterland, nonché mamma e attrice hard, racconta a MOW (mowmag.com) i motivi per cui, all'età di oltre 40 anni, ha scelto di iniziare con l'intrattenimento per adulti:“prima non c'erano le possibilità che offrono oggi le tecnolgie e i social network” - racconta la 44enne al magazine lifestyle di AM Network - “prima non mi sono mai spinta a farlo. Adesso, invece, questa possibilità è molto aumentata. E ho sentito che era il mio momento. Era per me il momento giusto per farlo.” La solare commessa d'abbigliamento è attualmente in aspettativa e spiega a MOW la propria attività nel settore a tripla X: “ho un account su onlyfans dove produco contenuti e faccio alcune scene del cinema per adulti all'estero”. Il magazine riporta la piccante intervista, durante la nota e irriverente trasmissione radiofonica La Zanzara, in cui Diana Zilli conferma di aver: “iniziato dalla fine”, poiché ha cominciato dai set hardcore nella mecca del cinema a luci rosse: Praga, in Repubblica Ceca. Ma prima delle luci rosse, Diana Zilli ha lavorato con ben altre luci note di Milano: "Al Loolapaloosa: ho iniziato nel 1997 e noi ragazze ballavamo sui banconi, i barman facevano ondeggiare le luci, c'era un casino pazzesco, sempre. E poi ho lavorato anche all'Hollywood, proprio lì di fianco" - ricorda su MOW Diana Zilli, illustrando il fascino della movida negli anni 90 di Milano - “ai tempi andavo in motorino a lavorare la sera a Milano ed era sempre pieno di gente, ma passavano le macchine in Corso Como, ora non più.” E circa eventuali critiche sulla propria scelta personale: “sono una donna adulta, non devo dare conto di niente e a nessuno”
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia