01 Dicembre 2025
Palestinesi disarmati a Jenin, fonte: Telegram, @war_zone
Il ministro per la Sicurezza Nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, ha annunciato di aver promosso il comandante dell'Idf che ha ucciso 2 palestinesi inginocchiati e disarmati a Jenin, in Cisgiordania occupata. Le opposizioni hanno denunciato l'atto: "Vergogna, quella è stata un'esecuzione e noi premiamo genocidi".
Il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, ha autorizzato la promozione del comandante dell’unità sotto copertura della Polizia di Frontiera impegnata in un’operazione a Jenin conclusasi con l’uccisione di due palestinesi disarmati. Il ministro ha annunciato personalmente la decisione durante una visita alla base dell’unità in Cisgiordania, un gesto interpretato da molti osservatori come un chiaro segnale di sostegno politico, nonostante le indagini penali in corso.
Il provvedimento riguarda il comandante noto con l’iniziale “K”, che verrà promosso al grado di vice commissario, una scelta considerata inusuale poiché i comandanti delle unità speciali ricoprono generalmente incarichi di livello inferiore. La decisione è stata approvata dalla leadership della polizia e dal commissario generale.
La promozione arriva a distanza di pochi giorni dalla diffusione di un video che mostra l’uccisione di due uomini palestinesi nel quartiere di Abu Zahir, nei pressi del campo profughi di Jenin, dopo che le forze speciali avevano assediato alcune abitazioni. Le vittime sono state identificate come Al-Muntasir Billah Mahmoud Qassem Abdullah, 26 anni, e Yusuf Ali Yusuf Assa’sa, 37 anni. Secondo il Ministero della Salute palestinese, entrambi sono stati uccisi dopo essersi arresi: le immagini mostrano i due uscire con le mani alzate, essere immobilizzati e poi invitati a rientrare in un locale dove sarebbero stati colpiti a distanza ravvicinata.
Tre agenti dell’unità risultano attualmente indagati con l’accusa di aver sparato senza giustificazione. Gli investigatori avrebbero mostrato loro filmati che contraddicono le prime dichiarazioni, secondo cui gli uomini avrebbero compiuto movimenti “minacciosi”.
Ben-Gvir, noto per le sue posizioni ultranazionaliste, ha espresso pubblicamente sostegno all’unità, pubblicando immagini in cui abbraccia il comandante promosso. L’episodio si inserisce in un contesto di crescenti operazioni militari israeliane in Cisgiordania dall’inizio del genocidio a Gaza nell’ottobre 2023. Secondo dati palestinesi, oltre 1085 persone sono state uccise e più di 10.700 ferite in operazioni militari e da parte di coloni nello stesso periodo, mentre gli arresti superano quota 20.500.
Le reazioni internazionali restano intense, soprattutto alla luce dell’opinione consultiva emessa lo scorso luglio dalla Corte internazionale di giustizia, che definisce illegale l’occupazione israeliana dei territori palestinesi e chiede lo smantellamento degli insediamenti, un processo che rimane fermo in assenza di volontà politica e nel perdurare delle tensioni.
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