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La Gran Bretagna del laburista Starmer copia il governo Meloni; intanto "Mr. Brexit" Farage vola ai sondaggi

E intanto, a stringere le maglie su immigrazione e diritto d'asilo è stata proprio Shabana Mahmood, ministra dell’Interno pachistana, musulmana praticante e figlia di immigrati. La Gran Bretagna ha un "problema" sociale a cui si cercherà di dare soluzione con mosse draconiane e pugno di ferro

18 Novembre 2025

La Gran Bretagna di Starmer copia il governo Meloni e chiude le porte agli immigrati irregolari; intanto "Mr. Brexit" Farage vola ai sondaggi

Starmer Fonte: Imagoeconomica

E ora mi verrebbe da telefonare al mio amico Antonio Caprarica e a tutti quelli che come lui minimizzavano su Farage e raccontavano di un pentimento britannico sulla Brexit, tra i cui motivi della campagna del "Leave" c’era proprio l’immigrazione.
E giù a raccontare che in Gran Bretagna non c’era questo problema e che era frutto della campagna elettorale di quel folle razzista e di chi lo seguiva. Non solo, dicevano che quel risultato fu gonfiato da una campagna social ai limiti della liceità, pescando nei profili social per creare panico.

Ecco, dopo quasi dieci anni, gli stessi nodi vengono al pettine e stanno distruggendo il tessuto politico più consolidato cioè quello del bipartitismo: laburisti contro conservatori. Cosa sta succedendo dunque nel Regno Unito? Semplice, che l’immigrazione è il problema numero uno assieme alle questioni economiche: la gente ne ha le scatole piene degli immigrati irregolari e, sondaggi alla mano, è pronta ad affidarsi alle cure proprio di quello che era stato liquidato come meteora, o danno, o ubriacone fallito: Nigel Farage, Mr. Brexit. Lui sta erodendo voti ai Conservatori e pesca anche nell’elettorato di sinistra; per questo il premier Starmer ha deciso di voltare completamente pagina, nonostante le polemiche dell’ala più radicale della sua sinistra.

Starmer era già stato criticato dai suoi per il consenso dato a Giorgia Meloni rispetto al progetto dei centri in Albania (quelli che qui in Italia la magistratura sta bloccando così da consentire alle opposizioni di gridare allo scandalo e agli sprechi…); chissà cosa succederà adesso che ha annunciato una stretta draconiana sull’immigrazione illegale e sul diritto d’asilo. Non solo, ad annunciare la riforma è stata Shabana Mahmood, ministro dell’Interno, pachistana musulmana praticante e figlia di immigrati: "La mia è una missione morale", ha commentato, "perché l’immigrazione illegale sta riducendo in pezzi il Paese: se non si agisce rapidamente si rischia di rinfocolare proprio quel razzismo che può prendere di mira anche persone come me".

Entriamo allora nel merito della proposta, un documento di oltre 30 pagine intitolato "Restaurare l’ordine e il controllo". La parte più dura è per chi arriva in Gran Bretagna illegalmente: al fine di tenere la residenza permanente, costoro dovranno aspettare 20 anni, dai 5 attuali; l’attesa passa da 5 a 10 anni per gli immigrati regolari. Modifiche importanti anche per lo status di rifugiato, che sarà rivisto ogni 30 mesi e potrà essere revocato, con conseguente espulsione. Si restringono le maglie anche per il diritto al ricongiungimento familiare, altrimenti garantito dalla Convezione europea sui diritti umani; quanto ai Paesi che non accetteranno di riprendersi indietro i clandestini, il governo minaccia il blocco dei visti. Nelle pieghe del corpulento piano ci sono passaggi che già hanno scatenato il putiferio a sinistra. Così infatti è per l’idea di confiscare orologi e gioielli agli immigrati irregolari al fine di poter pagare il loro mantenimento: il Consiglio dei Rifugiati ha parlato di "eco profondamente preoccupante di alcuni dei peggiori trattamenti subiti dai rifugiati nella Storia", mentre i Verdi (in caduta libera di consensi) hanno bollato la cosa come "crudeltà".

Quanto queste misure riusciranno a fermare la volata di Farage non è dato saperlo, tuttavia è innegabile che gran parte del suo racconto politico oggi sia focalizzato sull’immigrazione. Del resto dall’inizio dell’anno ci sono stati in Gran Bretagna 39 mila sbarchi irregolari attraverso la Manica e il governo, nonostante alcune piccole sortite, non ha mai dato l’impressione di avere né una strategia di contenimento né un piano politico.
Ecco dunque la svolta radicale, così radicale che alcuni deputati di Reform, il partito di Farage, hanno invitato sarcasticamente la ministra dell’Interno a unirsi a loro. Ironie a parte, in Gran Bretagna si sente aria di crisi: lo capiremo col prossimo Bilancio.

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