14 Novembre 2025
fonte: Instagram @leadervladimirputin
I servizi segreti russi hanno fatto sapere di aver sventato un attentato terroristico a un alto funzionario del Cremlino, organizzato dall'intelligence ucraina. Gli 007 moscoviti hanno spiegato che l'assassinio si sarebbe dovuto verificare in un cimitero, dove il funzionario avrebbe dovuto fare una visita ufficiale.
Il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) ha annunciato di aver sventato un attentato terroristico organizzato dall’intelligence ucraina ai danni di un alto funzionario del governo russo in visita al cimitero Troekurovsky di Mosca, secondo quanto riportato da fonti ufficiali russe.
Secondo il comunicato del Fsb, quattro persone sono state reclutate dai servizi ucraini: un migrante clandestino proveniente dall’Asia centrale, due cittadini russi già detenuti per reati di tossicodipendenza, e un residente di Kiev, identificato come Jaloliddin Kurbanovich Shamsov, nato nel 1979 e ricercato in Russia per omicidio e traffico di armi.
Durante l’operazione sono stati sequestrati dispositivi di comunicazione con messaggi su WhatsApp e Signal che confermerebbero i piani di un ufficiale ucraino per compiere l’attentato. In un colpo testimoniato come particolarmente sofisticato, gli agenti russi hanno scoperto una videocamera a controllo remoto nascosta in un vaso di fiori, destinata a essere collocata sulla tomba indicata dal committente per monitorare i movimenti sul luogo.
Secondo il Fsb, uno degli arrestati ha dichiarato di essere stato contattato con la promessa di metadone in cambio del “servizio”: lui e sua moglie si sarebbero recati al cimitero per posizionare il vaso, ma, dopo aver visto dei fili, una luce lampeggiante e sospettando si trattasse di un ordigno, sono stati arrestati al momento della partenza.
Fonti ufficiali russe sostengono inoltre che il piano sarebbe stato orchestrato sotto la guida di “servizi segreti occidentali”, con l’obiettivo di pianificare attentati analoghi in altre regioni della Federazione. I responsabili rischiano l’ergastolo secondo la legislazione russa.
L’opinione pubblica russa ha reagito con indignazione: un deputato della Duma, Andrey Kolesnik, ha parlato di “terrorismo di Stato da parte di Kiev”, accusando l’Ucraina di una strategia sistematica contro figure chiave del potere russo. Al momento, non risultano commenti ufficiali da parte di Kiev su queste accuse.
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