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Francia, Airbnb denunciata per complicità in crimini guerra israeliani in Cisgiordania, giudici: "Promuove affitti illegali in territori occupati"

Jurdi cita in giudizio Airbnb in Francia per affitti nelle colonie israeliane in Cisgiordania. Accuse di “complicità in crimini di guerra” e richiesta di rimozione degli annunci

05 Novembre 2025

Airbnb, ipotesi estensione inchiesta ad altri due anni, verifica fiscale iniziata a maggio 2022, 4mld di incassi annui. Crollo prenotazioni nel weekend

Fonte: imagoeconomica

Il colosso Airbnb è stata denunciata da un'organizzazione no-profit frnacese, Jurdi, per complicità nei crimini di guerra israeliani in Cisgiordania. Secondo i giudici e gli avvocati, infatti, la società promuoverebbe "affitti illegali in territori occupati", offrendoli anche ai cittadini francesi.

Francia, Airbnb denunciata per complicità in crimini guerra israeliani in Cisgiordania, giudici: "Promuove affitti illegali in territori occupati"

L’Associazione dei Giuristi per il Rispetto del Diritto Internazionale (Jurdi) ha intentato una causa contro Airbnb in Francia, accusando la piattaforma di affitti brevi di “complicità in crimini di guerra” per aver messo in vendita immobili situati nelle colonie israeliane della Cisgiordania occupata.

Secondo Jurdi, un’organizzazione no-profit francese che promuove il rispetto del diritto internazionale nei Territori palestinesi, Airbnb contribuirebbe alla “normalizzazione e perpetuazione del regime coloniale” israeliano offrendo alloggi nei territori occupati. “In questo modo – ha affermato l’associazione nella denuncia – la piattaforma fornisce risorse economiche ai coloni e legittima la loro presenza, in violazione delle leggi internazionali”.

La causa, guidata dall’avvocata Hélène Massin-Trachez, sostiene che Airbnb violi il diritto francese offrendo contratti contrari all’ordine pubblico. “Promuovendo affitti illegali a clienti francesi, la società infrange il principio secondo cui non possono essere stipulati accordi che avallano atti illeciti”, ha dichiarato la legale.

Un’udienza preliminare è stata fissata per il 13 gennaio 2026. Se il tribunale darà ragione a Jurdi, Airbnb avrà otto giorni per rimuovere gli annunci contestati, pena una multa di 5 mila euro per ogni giorno di ritardo.

La società ha respinto le accuse, affermando di non trarre profitto dal contesto politico e di voler “gestire ogni situazione con la massima attenzione e sensibilità”. Tuttavia, questa non è la prima volta che Airbnb finisce nel mirino di associazioni per i diritti umani.

Lo scorso mese, anche la Lega dei Diritti dell’Uomo francese ha presentato una denuncia analoga contro Airbnb e Booking.com, accusandole di “complicità e occultamento aggravato di crimini di guerra” per aver promosso il cosiddetto “turismo dell’occupazione” nelle colonie israeliane.

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