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Dazi Trump, imposte alla Cina ulteriori tariffe del 100% su export negli Usa dal 1° novembre, borse in calo: Dow Jones -1,90%, Nasdaq -3,56%

Nel suo messaggio, Trump ha dichiarato che “gli Stati Uniti imporranno dazi del 100% sulla Cina, oltre a qualsiasi tariffa che stanno attualmente pagando”, annunciando inoltre controlli all’export di software essenziale dal primo novembre. I rapporti tra le due superpotenze si sono rapidamente deteriorati dopo che Pechino ha annunciato restrizioni sulle esportazioni di minerali rari, essenziali per la produzione di tecnologie avanzate

11 Ottobre 2025

Dazi Trump, imposte alla Cina ulteriori tariffe del 100% su export negli Usa dal 1° novembre, borse in calo: Dow Jones -1,90%, Nasdaq -3,56%

Donald Trump, Xi Jinping (fonte: Lapresse)

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato nuovi dazi del 100% sulla Cina a partire dal primo novembre, inasprendo ulteriormente le tensioni economiche tra le due superpotenze. La notizia, diffusa attraverso un post sul social Truth, ha avuto un effetto immediato sui mercati globali: Wall Street ha chiuso in calo, con Dow Jones  a -1,90% e. Nasdaq a -3,56%. Giù anche le principali Borse europee, con pesanti ripercussioni sui titoli del settore automobilistico e tecnologico.

Dazi Trump, imposte alla Cina ulteriori tariffe del 100% su export negli Usa dal 1° novembre, borse in calo: Dow Jones -1,90%, Nasdaq -3,56%

Nel suo messaggio, Trump ha dichiarato che “gli Stati Uniti imporranno dazi del 100% sulla Cina, oltre a qualsiasi tariffa che stanno attualmente pagando”, annunciando inoltre controlli all’export di software essenziale dal primo novembre. “Si è appena appreso che la Cina ha assunto una posizione straordinariamente aggressiva in materia di commercio”, ha scritto il leader della Casa Bianca, denunciando “una lettera estremamente ostile” inviata da Pechino “al mondo” per annunciare nuovi limiti alle esportazioni.

Il tycoon ha spiegato che, secondo Washington, la Cina starebbe pianificando un controllo su larga scalapraticamente su tutti i prodotti che produce, e su alcuni nemmeno fabbricati da loro”. Un atto che Trump ha definito “assolutamente inaudito nel commercio internazionale e una vergogna morale nei rapporti con altre nazioni”.

I rapporti tra le due superpotenze si sono rapidamente deteriorati dopo che Pechino ha annunciato restrizioni sulle esportazioni di minerali rari, essenziali per la produzione di tecnologie avanzate. “Sto valutando un massiccio aumento dei dazi sui prodotti cinesi in arrivo negli Stati Uniti”, aveva scritto Trump in un precedente post, accusando la Cina di “atti ostili”. Il presidente americano ha poi aggiunto che il riferimento era ad alcune “lettere inviate” da Pechino “a Paesi in tutto il mondo che minacciano controlli sulle esportazioni”.

È stata una vera sorpresa, non solo per me, ma per tutti i leader del mondo libero”, ha dichiarato, sostenendo che “nessuno ha mai visto niente del genere”. Trump ha poi aggiunto che tali misure “intaserebbero i mercati e renderebbero la vita difficile a praticamente tutti i Paesi del mondo, soprattutto alla Cina”. “Siamo stati contattati da altri Paesi estremamente arrabbiati per questa grande ostilità commerciale, nata dal nulla”, ha proseguito.

Il presidente ha quindi messo in dubbio la possibilità di incontrare il leader cinese Xi Jinping al prossimo vertice Apec in Corea del Sud. “Non ho cancellato l’incontro, potrei vedere Xi, ma non so”, ha detto. “Non ho parlato con il presidente Xi perché non c’era motivo di farlo”, ha aggiunto, spiegando che i rapporti tra i due Paesi “sono stati buoni negli ultimi sei mesi”, ma ora “non sembra più esserci una ragione” per vedersi.

Le dichiarazioni di Trump hanno scatenato il panico sui mercati. Wall Street ha chiuso in forte calo: il Dow Jones ha perso l’1,90% a 45.479,60 punti, il Nasdaq il 3,56% a 22.204,43 e lo S&P 500 il 2,71% a 6.552,50. Male anche il petrolio, con il WTI in discesa del 4,37% a 59,82 dollari al barile.

Effetti pesanti anche in Europa: Parigi ha chiuso a -1,53%, Francoforte a -1,5% e Londra a -0,86%. A Milano il Ftse Mib ha ceduto l’1,74% a 42.047 punti, con Stellantis in netto ribasso (-7,27%) a causa dei timori di nuove barriere doganali sui mercati internazionali.

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