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Dazi, Trump contro la Cina: “È ostile, valuto massiccio aumento tariffe”, e cancella incontro con Xi: “Nessun motivo per vederlo”

Il tycoon: "È stata una vera sorpresa, non solo per me, ma per tutti i leader del mondo libero l'invio di lettere a Paesi in tutto il mondo che minacciano controlli sulle esportazioni su ogni singolo elemento di produzione che abbia a che fare con le terre rare, e su qualsiasi altra cosa gli venga in mente"

10 Ottobre 2025

Cina rialza dazi contro prodotti USA dall'84 al 125%, Xi Jinping: "UE si unisca a noi contro le prepotenze unilaterali di Trump"

Il presidente americano Donald Trump contro la Cina: "Sto valutando un massiccio aumento dei dazi sui prodotti cinesi in arrivo nel nostro Paese", ha detto il tycoon, accusando il Dragone di "atti ostili". Inoltre, il tycoon ha ricordato che tra due settimane era in agenda un incontro con Xi Jinping in Corea del Sud "ma ora sembra non esserci più motivo di farlo". Tuttavia, va ricordato come certe affermazioni spesso facciano parte dello spirito da "deal maker" di Trump, che non è mai scomparso nonostante sia entrato in politica. Trump è solito minacciare oppure imporre dazi ad altri Paesi, salvo poi ritrattare o discutere di accordi commerciali che possano andare bene ad entrambe le parti. 

Dazi, Trump contro la Cina: “È ostile, valuto massiccio aumento tariffe”

Nel suo messaggio social, Trump va nello specifico quando parla di nuovi dazi alla Cina e di "atti ostili": "È stata una vera sorpresa, non solo per me, ma per tutti i leader del mondo libero l'invio di lettere a Paesi in tutto il mondo che minacciano controlli sulle esportazioni su ogni singolo elemento di produzione che abbia a che fare con le terre rare, e su qualsiasi altra cosa gli venga in mente". Trump poi ha aggiunto: "Nessuno ha mai visto niente del genere. Intaserebbe i mercati e renderebbe la vita difficile a praticamente tutti i Paesi del mondo, soprattutto alla Cina".

Non solo: Trump ha praticamente fatto saltare il vertice con il suo omologo Xi previsto tra due settimane: "Avrei dovuto incontrare il presidente Xi Jinping tra due settimane, all'Apec in Corea del Sud, ma ora sembra non esserci più motivo di farlo", ha scritto. Le tensioni sull'asse Usa-Cina si sono riflettute su Wall Street, anche se non ci sono stati particolari scossoni. Il Dow Jones ha perso lo 0,70% a 46.045,79 punti, il Nasdaq l'1,09% a 22.781,74 punti mentre lo S&P 500 lo 0,84% a 6.678,48 punti.

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