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Nuovo premier francese, totonomi per il successore dopo le dimissioni di Lecornu dopo un giorno di governo: Vautrin, Lombard e Darmanin

Lecornu, nominato 27 giorni fa, si è dimesso dopo appena solo un giorno di governo. Ecco chi potrebbe subentrargli

06 Ottobre 2025

Nuovo premier francese, totonomi per il successore dopo le dimissioni di Lecornu dopo un giorno di governo: Vautrin, Lombard e Darmanin

Vautrin, Lombard e Darmanin, fonte: imagoeconomica

Si apre il totonomi per il successore di Lecornu, dopo che quest'ultimo ha rassegnato le dimissioni. Il nuovo premier francese potrebbe uscire dai seguenti nomi, in pole su tutti gli altri: Catherine VautrinÉric Lombard e Gerard Darmanin. Lecornu, nominato 27 giorni fa, si è dimesso dopo appena solo un giorno di governo e dopo aver nominato 18 ministri. Tutto lasciava pensare che il mandato del 39enne potesse essere più stabile dei precedenti, ma è finito con l'essere il primo ministro meno longevo della storia. Quest'oggi avrebbe dovuto pronunciare la sua dichiarazione di politica generale all'Assemblea. Le sue dimissioni sono state accettate dal presidente francese Macron, sempre più in difficoltà. Il presidente del Rassemblement National Jordan Bardella ha chiesto lo scioglimento del parlamento.

Nuovo premier francese, totonomi per il successore dopo le dimissioni di Lecornu dopo un giorno di governo: Vautrin, Lombard e Darmanin

Molto probabilmente, presto verrà nominato il nuovo premier francese. Lecornu ha rassegnato le dimissioni dopo appena un solo giorno di governo, segnando così un nuovo record: è il primo ministro con il mandato più breve della storia. Appena nella giornata di ieri Lecornu aveva costruito la sua formazione di governo. 18 ministri nominati, di cui 12 riconfermati dallo scorso governo. 

Il 39enne era stato nominato il 9 settembre, ed era stato oggetto di critiche da parte dell'opposizione e della destra dopo aver ufficializzato la composizione del suo governo. Il presidente dell'RN Bardella aveva già "predetto" il futuro, definendo il nuovo esecuti come una "banda di macronisti pronta ad implodere". Per Bardella il governo era "aggrappato alla zattera della Medusa".

"Riciclo politico" mascherato da novità era stata un'altra delle critiche. "È un governo senza slancio, un collage di vecchi ministri", aveva attaccato il socialista Boris Vallaud, mentre per Jean-Luc Mélenchon era "una processione di redivivi, non durerà".

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