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Addio a Jane Goodall, morta a 91 anni l'antropologa britannica massima esperta di primati e biodiversità: studiò le abitudini sociali degli scimpanzé

Considerata la "madre" dell'etologia moderna, Jane Goodall è morta a 91 anni durante un tour in California. Dai primi studi scientifici sui primati in Africa, all'impegno civile per sensibilizzare il pubblico verso biodiversità e cultura ambientale

02 Ottobre 2025

Addio a Jane Goodall, morta a 91 anni l'antropologa britannica massima esperta di primati e biodiversità: studiò le abitudini sociali degli scimpanzé

Jane Goodall (fonte: Jane Goodall Institute)

Valerie Jane Morris-Goodall, considerata la "madre" dell'etologia moderna e la più importante studiosa primatologa, si è spenta ieri, 1° ottobre, all'età di 91 anni durante un tour in California. A darne notizia è stata la sua fondazione, la Jane Goodall Institute, ricordandola come lavoratrice "instancabile per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle minacce alla fauna selvatica".

Addio a Jane Goodall, morta a 91 anni l'antropologa britannica massima esperta di primati e biodiversità: studiò le abitudini sociali degli scimpanzé

Principalmente nota per i suoi studi decennali sui comportamenti e le abitudini sociali dei primati e, soprattutto, degli scimpanzé, Jane Morris-Goodall nasceva a Londra il 3 aprile 1934. L'incontro col paleoantropologo Louis Leakey rappresentò un momento decisivo per la vita di Goodall: durante un viaggio in Kenya neppure trentenne, iniziò i suoi studi pionieristici sui grandi primati per risalire al comportamento dei primi antenati umani. Il primo "contatto scientifico" coi primati iniziò nel 1960 in Tanzania: mesi di osservazione scientifica, seguita da appunti su taccuino e un approccio personalissimo volto alla personificazione delle scimmie. "Non sono solo gli esseri umani ad avere una personalità, ad essere capaci di pensiero razionale e di provare emozioni come gioia e dolore", dichiarava l'etnologa nel 1996, aprendo la conoscenza dei primati al grande pubblico. Buona parte di ciò che sappiamo degli scimpanzé e dei primati lo dobbiamo a lei: l'alimentazione, la sfera patica ed emotiva, la capacità di questi animali di avere una vita sociale e di comunicare attraverso un complesso sistema linguistico primitivo. Gli scimpanzé avevano un nome per Goodall: li trattava come individui, perché anche le scimmie, come gli uomini, sono portatori di storie.

Quindi gli sforzi sulla conservazione delle scimmie dove l'osservazione scientifica si trasformò in impegno civile. La studiosa fondò, nel 1977, il Jane Goodall Institute, un'organizzazione no-profit nel Gombe Stream Research Centre volto a sensibilizzare sulla conservazione ambientale e la biodiversità. Dopo quello molti altri progetti; nel 1991 il programma di educazione ambientale Roots&Shoots, così come l'iniziativa Tacare per la riforestazione in Tanzania. Poi i riconoscimenti accademici: nel 1962 il dottorato a Cambridge pur non avendo una laurea, e nel 1995 il conferimento del titolo di Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico. In Italia è stata insignita del titolo di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica nel 2011. Tra i suoi libri, un classico della letteratura scientifica: In The Shadow of ManL'ombra dell'uomo (Orme Editori, 2012).

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