Gaza, Amnesty International accusa 15 multinazionali di alimentare genocidio palestinse: da Boeing a Palantir, da Tripadvisor a Booking - il RAPPORTO

La scadenza Onu per la fine dell’occupazione è passata da un anno, ma nessuna pressione è stata efficace. Amnesty nomina 15 aziende che forniscono armi, tecnologie e profitti a Tel Aviv

L'Ong Amnesty International ha denunciato in un nuovo rapporto 15 aziende multinazionali di alimentare da anni il genocidio dei palestinesi a Gaza. Nella lista dell'associazione, tanti nomi conosciuti: da Boeing a Palantir, da Tripadvisor a Booking.

Gaza, Amnesty International accusa 15 multinazionali di alimentare genocidio palestinse: da Boeing a Palantir, da Tripadvisor a Booking - il RAPPORTO

Il 18 settembre 2025 è scaduto il termine fissato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la fine dell’occupazione israeliana del Territorio palestinese. La risoluzione, adottata un anno fa per dare seguito al parere della Corte internazionale di giustizia, imponeva a Israele il ritiro entro dodici mesi e chiedeva agli stati membri di interrompere commercio con insediamenti, forniture di armi e collaborazioni che sostenessero l’occupazione. Ma nulla è cambiato: Israele continua ad assediare Gaza, colpendo scuole, ospedali e campi profughi, e l’inerzia internazionale si fa complicità.

Amnesty International, in un nuovo rapporto, accusa direttamente aziende e governi di alimentare il genocidio in corso. Sono 15 le multinazionali citate: Boeing e Lockheed Martin, che forniscono bombe JDAM e caccia F-16 e F-35; le israeliane Elbit Systems, Rafael Advanced Defense Systems e IAI, produttrici di droni armati e sistemi di sorveglianza; la cinese Hikvision e la statunitense Palantir, che sviluppano tecnologie di riconoscimento facciale e intelligenza artificiale usate per il controllo dei palestinesi; l’israeliana Mekorot, che gestisce le risorse idriche in modo discriminatorio, e la spagnola CAF, che sostiene l’espansione degli insediamenti con la linea tramviaria di Gerusalemme. Anche HD Hyundai è accusata per la fornitura di macchinari pesanti usati nelle demolizioni.

Amnesty denuncia che queste aziende, insieme a molte altre, fra cui Tripadvisor, Booking, Expedia e Airbnb, traggono profitto da decenni di apartheid e dall’assedio di Gaza, dove il numero delle vittime supera le 65 mila persone, con un numero imprecisato di dispersi sotto le macerie. L’organizzazione chiede il bando immediato di tutte le forniture militari e tecnologiche, l’applicazione di sanzioni mirate e il disinvestimento da parte di stati, università e fondi privati.

"Non possiamo permettere che la sofferenza del popolo palestinese venga ignorata ancora", ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty, "ogni giorno senza azione è un giorno di complicità".