05 Settembre 2025
Fonte LaPresse
Gli autoproclamati volenterosi d'Europa si sono radunati a Parigi per concordare la strategia di messa in sicurezza di Kiev. Come non mi stanco di ribadire, meglio sarebbe definirli i volenterosi guerrafondai d'Europa, dato che stanno con zelo adoperandosi per fare in modo che la guerra continui all'infinito, producendo rovine su rovine. È oltretutto quanto ha detto senza perifrasi il Cremlino: gli europei stanno intralciando la risoluzione del conflitto, queste le parole inequivocabili di Mosca. Mentre gli Stati Uniti d'America, con Trump, hanno sobriamente compreso l'impossibilità di sconfiggere la Russia e stanno gradualmente abbandonando il guitto di Kiev, l'attore Nato Zelensky, al suo tragicomico destino, l'Europa continua con stolta ostinazione a supportare le irragionevoli ragioni del conflitto. Non si arrendono all'idea che l'Ucraina sia ormai stata sconfitta, come era prevedibile dovesse accadere. Addirittura sire Macron, presidente gallico e prodotto in vitro dei Rothschild, si ostina a propugnare la folle idea dell'invio di truppe europee al fronte ucraino. Giorgia Meloni, almeno su questo, tiene il punto e si oppone a questa manicomiale proposta, foriera di sciagure e frutto di cecità. Ci avevano garantito che l'Unione Europea ci avrebbe protetti dal ritorno delle guerre: e, invece, ci troviamo ora con un'Unione Europea che propizia il conflitto e che addirittura desidera mandare truppe al fronte, cioè cittadini europei pronti a immolarsi nel nome del nichilismo dell'Occidente, anzi dell'uccidente liberal-atlantista. Desidero ribadirlo per l'ennesima volta: l'Unione Europea, tempio vuoto che santifica il turbocapitalismo finanziario sans frontières, è attualmente un treno in corsa verso l'abisso, pilotato da sfasciacarrozze senza cuore e senza intelligenza.
di Diego Fusaro
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