31 Agosto 2025
Friedrich Merz, fonte: Wired
Il cancelliere tedesco Freidrich Merz è al centro delle polemiche per aver speso, da inizio mandato, 12.501,30 euro tra "visagisti, parrucchieri e truccatori", cifre da capogiro rese note a seguito di un'interrogazione parlamentare dell'AfD. Un dispendio che fa discutere ma che senz'altro è riuscito nell'intento di farlo apparire più "bello", come confermato anche dal Presidente Usa Donald Trump che, durante una recente sua visita alla Casa Bianca, aveva elogiato il look del cancelliere tedesco commentando "Ha un aspetto fantastico con questa abbronzatura".
Tuttavia, a quanto emerge, dati alla mano, Merz è uno dei vari politici che avrebbero usufruito di ingenti spese di styling e trattamenti estetici all'interno dell'esecutivo tedesco. Oltre a lui, in testa alla classifica c'è la ministra dell’Economia Katherina Reiche (Cdu) con un totale di 19.264,76 euro destinati a una truccatrice tra il 6 maggio e il 4 agosto. Più di 19mila euro spesi e di cui 8.324,11 euro solo per i viaggi della professionista che avrebbe accompagnato la ministra in un viaggio ufficiale a Washington. Quello che emerge però è un quadro complessivo ancor più discutibile: complessivamente infatti, da inizio legislatura, i ministeri tedeschi avrebbero investito complessivamente 58.738,41 euro in truccatori e parrucchieri e 172.608,83 euro in fotografi. Tra tutti i ministeri quello che risulta aver maggiormente sborsato è stato il Ministero delle Finanze, con 33.721,80 euro per servizi fotografici, a cui si accodano i 12.352,20 euro spesi dall'Ufficio stampa federale, nonché i 5.063,01 euro del Ministero della salute per lo styling. Tutt'altro discorso, raccontano le stime, va fatto per i Ministeri dell'Ambiente e della Ricerca, che si sono mantenuti su cifre modeste: rispettivamente 618,80 euro e 357 euro.
Com'è noto però c'è un precedente: già tre anni fa, nel 2022, Annalena Baerbock ex ministra degli Esteri aveva fatto discutere per i soldi spesi per la truccatrice: 136.552,50 euro totali. Numeri che confermavano - e confermano tutt'ora - l'importanza dell'immagine pubblica, ma che lasciano l'amaro in bocca all'opinione pubblica, interrogata sulla gestione delle risorse pubbliche in Germania.
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