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Usa, governatrice Cook porta Trump in tribunale per il suo licenziamento dalla Fed, lei: "Ingerenza potere esecutivo su organo indipendente"

Lisa Cook sfida in tribunale Donald Trump: la sua rimozione dalla Fed riaccende il dibattito sull’indipendenza della banca centrale e i limiti del potere presidenziale

29 Agosto 2025

Lisa Cook

Lisa Cook, fonte: imagoeconomica

La governatrice della Federal Reserve Lisa Cook ha citato in giudizio il presidente americano Donald Trump a causa del suo licenziamento dalla banca centrale. Il tycoon sarà quindi trascinato in tribunale a causa dell'"ingerenza del potere esecutivo e presidenziale su un organo statale indipendente", secondo l'economista.

Usa, governatrice Cook porta Trump in tribunale per il suo licenziamento dalla Fed, lei: "Ingerenza potere esecutivo su organo indipendente"

La governatrice della Federal Reserve Lisa Cook ha citato in giudizio il presidente Donald Trump dopo che quest’ultimo aveva annunciato la sua rimozione dall’incarico. La mossa apre un confronto legale senza precedenti, con potenziali ripercussioni sull’indipendenza della banca centrale statunitense e sull’equilibrio dei poteri a Washington.

Cook, nominata nel 2022 e parte del board che stabilisce i tassi di interesse, sostiene che il licenziamento sia “illegale e nullo”. La causa, depositata giovedì presso la corte federale di Washington DC, chiede che un giudice riconosca il suo diritto a restare in carica. L’udienza per la richiesta di sospensiva è fissata per venerdì mattina davanti alla giudice Jia Cobb, nominata dall’ex presidente Joe Biden.

Il presidente Trump ha motivato la decisione con presunte irregolarità nei documenti ipotecari di Cook, accusata di aver dichiarato due abitazioni come residenza principale. Accuse rilanciate dal direttore della Federal Housing Finance Agency, Bill Pulte, stretto alleato del presidente. Cook non è mai stata incriminata né sottoposta a indagini formali e definisce tali accuse un pretesto per estrometterla e sostituirla con un profilo politicamente più allineato alla Casa Bianca.

La legge prevede che un governatore della Federal Reserve possa essere rimosso solo per ‘giusta causa’ – e accuse non provate non lo sono”, hanno scritto i suoi legali, guidati dall’avvocato Abbe Lowell. “Consentire al presidente di ridefinire arbitrariamente questo concetto minerebbe l’indipendenza della Fed.”

La Casa Bianca, al contrario, rivendica la legittimità del provvedimento. “Il presidente ha esercitato la sua autorità legale per rimuovere un governatore accusato in modo credibile di aver mentito in documenti finanziari”, ha dichiarato il portavoce Kush Desai, sostenendo che la mossa “rafforza la credibilità” dell’istituzione.

La vicenda potrebbe finire davanti alla Corte Suprema, chiamata a decidere se le accuse a Cook costituiscano motivo sufficiente per la rimozione. Un esito che non riguarda soltanto la carriera di una governatrice, ma anche l’autonomia della Federal Reserve e la capacità del presidente di influenzarne le scelte, a partire dalla politica dei tassi di interesse.


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