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Flamingo, cos'è il missile da crociera a lungo raggio ucraino con cui Zelensky continua la guerra a Putin: gittata di 3000 km e testata da 1.150 kg di esplosivo

Le caratteristiche operative del missile non sono ancora state rese note ufficialmente ma, date le caratteristiche, l'arma potrebbe colpire anche obiettivi interni al territorio russo

22 Agosto 2025

Flamingo, cos'è il missile da crociera a lungo raggio ucraino con cui Zelensky continua la guerra a Putin: gittata di 3000 km e testata d 1.150 kg di esplosivo

Fonte: Fire Point

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non sembra interessato a una pace, ma piuttosto a continuare la guerra alla Russia. Zelensky ha infatti recentemente annunciato l’avvio della produzione di massa del nuovo missile da crociera a lungo raggio “Flamingo”, definendolo "un’arma chiave per la difesa del Paese". Il missile Flamingo, stando a quanto dichiarato dal presidente ucraino, avrebbe una portata di circa 3000 chilometri, tale quindi da poter colpire obiettivi interni al territorio russo, e potrebbe trasportare una testata contenente 1.150 chilogrammi di esplosivo (non è ancora chiaro di che tipo).

Il presidente ha inoltre precisato che la produzione di massa dovrebbe partire tra fine dicembre e i primi mesi del 2026, con l'obiettivo di avere a disposizione centinaia di unità.

Flamingo, cos'è il missile da crociera a lungo raggio ucraino con cui Zelensky continua la guerra a Putin: gittata di 3000 km e testata da 1.150 kg di esplosivo

La prima immagine del nuovo missile Flamingo è stata scattata il 14 agosto dal fotografo ucraino Efrem Lukatsky, che lo ha immortalato durante le fasi di assemblaggio all’interno degli hangar della startup aerospaziale ucraina Fire Point. Pochi giorni dopo, il 18 agosto, data dell’annuncio ufficiale da parte del presidente Zelensky, i media ucraini hanno diffuso anche un video che ne mostrava il lancio, alimentando ulteriormente l’attenzione sul nuovo vettore.

Curiosamente, le prime versioni del missile erano di colore rosa a causa di un errore nella verniciatura industriale. Questo dettaglio ha ispirato il soprannome "Flamingo", poi adottato ufficialmente dagli sviluppatori come nome in codice dell’arma.

Secondo quanto riportato dal portale United24 Media, il design del Flamingo risulta molto simile a quello dell’FP-5, un missile da crociera presentato all’inizio dell’anno dalla britannico-emiratina Milanion Group alla Fiera della Difesa IDEX-2025 di Abu Dhabi. L’FP-5 è un sistema ad alte prestazioni: dotato di una testata da 1.000 kg, ha una gittata massima di 3.000 km, pesa circa sei tonnellate al momento del lancio e dispone di un’apertura alare fissa di sei metri. La velocità massima raggiunge i 900 km/h, e il missile è guidato da un sofisticato sistema di navigazione combinata, compreso un modulo satellitare resistente a interferenze elettroniche.

Le somiglianze tecniche e visive tra Flamingo e FP-5 alimentano di conseguenza i dubbi sulla produzione "interamente nazionale" del missile, oltre ai sospetti su una possibile derivazione o collaborazione internazionale. Alcune fonti sostengono che il Flamingo potrebbe essere solamente una versione "rebrandizzata" del FP-5.

A sollevare il sospetto è Alexander Stepanov, esperto militare russo dell’Accademia delle Scienze di Mosca, che ha definito il Flamingo una "frode ben confezionata". Le somiglianze tra i due missili, secondo Stepanov, sarebbero troppe per essere casuali: stessa gittata di 3.000 km, velocità subsonica e capacità di carico molto simile.

Altri analisti, però, frenano le accuse. Secondo Army Recognition, l’FP-5 è un sistema progettato per essere assemblato con componenti modulari provenienti da più Paesi. Il Flamingo potrebbe quindi seguire lo stesso schema: costruito su licenza o con tecnologie condivise, ma comunque adattato alle linee di produzione ucraine. In questo contesto, parlare di “frode” sarebbe improprio, considerando che nella difesa è prassi consolidata collaborare a livello internazionale e nazionalizzare tecnologie acquisite.

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