Gaza, Ghali si scaglia contro artisti: "Non possiamo stare zitti di fronte a genocidio, incredibile che alcuni non si siano ancora esposti"
Dopo la polemica di Sanremo 2024, il cantante rinnova l’appello agli artisti: “Non possiamo restare in silenzio di fronte a un genocidio”
Ghali si è scagliato nuovamente contro gli artisti sulla questione Gaza, con un appello sui social: "Non possiamo stare zitti di fronte a un genocidio, è incredibile che alcuni di noi non si siano ancora esposti".
Gaza, Ghali si scaglia contro artisti: "Non possiamo stare zitti di fronte a genocidio, incredibile che alcuni non si siano ancora esposti"
Era febbraio 2024 quando Ghali, sul palco del Festival di Sanremo, fece pronunciare all’alieno Rich Ciolino la parola “genocidio”, riferendosi alla situazione a Gaza. Un gesto che scatenò un’ondata di polemiche, con critiche da parte della comunità ebraica e di alcuni politici, e con l’eliminazione temporanea di quel momento dal sito RaiPlay. Per l’artista milanese, però, quella era l’occasione per portare, davanti al pubblico più vasto d’Italia, un messaggio che riteneva imprescindibile.
Oggi, a distanza di mesi, Ghali torna a pronunciarsi con forza sul tema, dopo l’uccisione di sei giornalisti palestinesi – tra cui Anas Al-Sharif, corrispondente di Al Jazeera – da parte dell’esercito israeliano. In un lungo post su Instagram, corredato da una foto di un ulivo al tramonto, il cantante ha scritto: "Sappiamo che, tra ieri e oggi, almeno sei giornalisti palestinesi sono stati uccisi. Con la loro morte, oltre al dolore di questa ingiustizia, si rischia anche la morte dell’informazione a Gaza. Uccidere chi fa informazione significa nascondere la verità. Ormai lo sanno tutti: a Gaza è in atto un genocidio".
Rivolgendosi ai colleghi, Ghali ha lanciato un appello diretto: "Non eravamo nessuno, e ora qualcuno di noi si è costruito una vita migliore della media, grazie alla gente che ci ha sostenuto. Non possiamo non dire una parola su ciò che sta accadendo. La storia ci insegna che la lotta al male, le manifestazioni pacifiche, gli articoli, la voce del popolo hanno fatto la differenza. Se già sta andando male, figuriamoci se stessimo tutti zitti".
Il cantante sottolinea come in Italia “tante figure si siano esposte, ma altre, incredibilmente, no” e invita a “fare grandi passi insieme, come la storia racconta”. Conclude ricordando che, nonostante le tragedie in corso, "noi siamo privilegiati a vivere in una parte del pianeta dove ogni giorno è una nuova possibilità e non una roulette russa. Uniti possiamo non avere paura di niente".