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Trump chiede dimissioni del ceo di Intel Lip-Bu Tan per "pericolosi legami con aziende cinesi e conflitto d'interessi", titolo in Borsa giù del 3%

Pochi giorni fa il senatore repubblicano Tom Cotton dell’Arkansas aveva denunciato al board del colosso tech americano passati rapporti d’affari di Tan con società di Pechino

08 Agosto 2025

Trump chiede dimissioni del ceo di Intel Lip-Bu Tan per "pericolosi legami con aziende cinesi e conflitto d'interessi", titolo in Borsa giù del 3%

Donal Trump, Lip-bu Tan (imagoeconomica)

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, chiede le dimissioni del CEO di Intel, Lip-Bu Tan, accusandolo di "conflitto di interesse e pericolosi legami con la Cina" che potrebbero danneggiare la sicurezza nazionale. In seguito alla richiesta del tycoon, il titolo in Borsa del colosso tech americano, leader nella produzione di semiconduttori e processori per computer, è sceso del 3%. L'amministratore delegato ha replicato indirettamente al Presidente Usa, scrivendo una lettera ai dipendenti in cui parla di "informazioni errate".

Trump chiede dimissioni del ceo di Intel per "legami pericolosi con aziende cinesi"

Il tycoon ha definito il top executive, in carica solo da marzo, come preda di "molti conflitti". "Non ci sono altre soluzioni a questo problema - ha precisato - se non le immediate dimissioni". Di recente, il senatore repubblicano Tom Cotton dell’Arkansas aveva scritto al board di Intel, sferrando un attacco contro l'amministratore delegato. Nella missiva denunciava passati rapporti d’affari di Tan con società di Pechino, possibili contatti tra l'ad e aziende che avrebbero "legami con il partito comunista cinese e l’Esercito popolare di liberazione". Inoltre ha ricordato un recente caso penale contro un’azienda di Silicon Valley da lui a lungo guidata, la Cadence Design Systems. Intel aveva replicato a Cotton sottolineando che i sospetti erano del tutto infondati.

"Intel ha l’obbligo di essere un attore responsabile con i fondi del contribuente", si legge nella lettera inviata dal senatore repubblicano, il quale ha espresso la propria "preoccupazione per l’integrità delle operazioni" del gruppo e il loro "impatto potenziale sulla sicurezza nazionale".

Ora Trump fa eco a questo attacco, parlando nuovamente di "legami con aziende cinesi" e chiedendo le dimissioni del CEO., richiesta in seguito alla quale le azioni del colosso sono scivolate in Borsa di quasi 3 punti percentuali.

Ad aprile Reuters aveva rivelato che, tra marzo 2012 e dicembre 2024, il ceo di Intel avrebbe investito almeno 200 milioni di dollari in centinaia di società cinesi di produzione avanzata di semiconduttori. In passato il manager ha investito in aziende tecnologiche cinesi e di Hong Kong attraverso una società di venture capital e, tra le operazioni realizzate, riporta il Finalncial Times, c’è anche Semiconductor Manufacturing International Corp, il principale produttore cinese di chip. Tan, prima di arrivare alla guida di Intel, ha inoltre guidato Cadence Design Systems, che la scorsa settimana ha ammesso violazioni ai controlli Usa sulla vendita di strumenti di progettazione di chip a università cinesi legate alle forze armate.

Trump chiede dimissioni del CEO di INtel, Lip-Bu Tan scrive ai dipendenti

Il ceo di Intel, Lip-Bu Tan, scrive ai dipendenti e replica indirettamente a Donald Trump definendo “informazioni errate” quelle circolate riguardanti la sua carriera e i possibili conflitti di interesse per i suoi legami con la Cina. L'amministratore delegato, nella lettera ai dipendenti, ha affermato che "il gruppo sta collaborando con l’amministrazione Trump per affrontare le questioni sollevate e assicurare che possano avere a disposizione i fatti”. “Sono circolate molte informazioni errate sui miei ruoli passati - ha scritto -. Voglio essere totalmente chiaro: in oltre 40 anni nell’industria, ho costruito relazioni in tutto il mondo e nel nostro ecosistema diversificato e ho sempre operato nei più elevati standard legali ed etici”

Chi è il CEO di Intel, Lip-Bu Tan, accusato di legami con la Cina

Tan ha 64 anni ed è un cittadino americano nato in Malesia. Ha studiato a Singapore e al Mit. Durante la sua carriera è stato un venture capitalist, tuttora è presidente della Walden International di San Francisco. Tra le sue scommesse, quelle su gruppi tecnologici cinesi, alcuni da quanto emerso risultati legati all’apparato militare di Pechino. Nei semiconduttori dal 2009 al 2021 ha capitanato la Cadence, storico pioniere nel software e hardware utilizzato per la produzione di chip. Tuttavia è reduce da una multa di 140 milioni per violazioni di norme sull’export, in particolare per la vendita di prodotti alla National University of Defense Technology cinese.

Tan è stato chiamato al vertice di Intel nel marzo del 2025, per sostituire il veterano Pat Galsinger, con l'obiettivo di occuparsi dei piani di riduzione dei costi e di rilancio. Tra le mosse di ristrutturazione avviate da Intel, la cancellazione di progetti in Germania e Polonia, il consolidamento di attività asiatiche e frenate nel piano per una nuova fabbrica di microprocessori in patria, in Ohio.

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