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Gaza, ex soldato Usa Anthony Aguilar: “Centri GHF trappole mortali, disumanizzazione persone e fame che soffrono sono a livelli mai visti”

Con 25 anni di carriera alle spalle e operazioni in Afghanistan, Iraq e Siria, Anthony Aguilar accusa apertamente Israele di genocidio e di crimini di guerra commessi nei pressi dei centri di distribuzione degli aiuti umanitari

07 Agosto 2025

Gaza, ex soldato Usa Anthony Aguilar: “Centri GHF trappole mortali, disumanizzazione persone e fame che soffrono sono a livelli mai visti”

Anthony Aguilar Fonte: @democracynow

"A Gaza la distruzione, gli sfollamenti, la disumanizzazione della persone e la fame che soffrono sono a un livello che non ho mai sperimentato né visto da nessun’altra parte". Parla Anthony Aguilar, ex membro del corpo d’élite dei Berretti Verdi dell’esercito statunitense, oggi contractor nella Striscia di Gaza per la Gaza Humanitarian Foundation.

Gaza, ex soldato Usa Anthony Aguilar: “Centri GHF trappole mortali, disumanizzazione persone e fame che soffrono sono a livelli mai visti”

Con 25 anni di carriera alle spalle e operazioni in Afghanistan, Iraq e Siria, Anthony Aguilar accusa apertamente Israele di genocidio e di crimini di guerra commessi nei pressi dei centri di distribuzione degli aiuti umanitari. "Prendere di mira i civili, sparargli addosso, ai piedi e sopra la testa, anche sparare laddove potrebbero esserci altri civili, è imprudente e pericoloso. Sono crimini di guerra. Prendere di mira i civili con munizioni letali, utilizzare mezzi letali per controllare una folla o spostarla è un crimine di guerra. Inoltre, i siti di distribuzione sono stati costruiti in aree di combattimento attivo: anche questo è un crimine di guerra, una violazione dei protocolli".

La sua accusa alla Gaza Humanitarian Foundation è durissima: "Per quanto riguarda i siti di distribuzione, sono stati deliberatamente costruiti in aree di combattimento attive. I civili hanno bisogno di cibo, ma per ottenerlo devono attraversare una zona di guerra attiva e tornare indietro. La Ghf li mette di fronte alla morte".

Aguilar racconta anche la storia di Amir, un bambino rimasto solo dopo un attacco aereo. "Il padre è stato ucciso in un attacco aereo. Sul posto, quel giorno, io e un altro contractor ci siamo accorti che Amir era solo. Quando si è avvicinato a noi, mi ha preso la mano e l’ha baciata. Stava solo dicendo 'grazie'. Pensavamo fosse ferito o che avesse bisogno di qualcosa, magari che stesse chiedendo aiuto a trovare la sua famiglia perché non aveva nessuno lì. Voleva solo ringraziarci".

Il racconto si fa tragico quando Aguilar prosegue: "Gli ho messo una mano sulla spalla e gli ho detto che ci importava di lui, che agli Stati Uniti importava. E anche che non sarebbe stato dimenticato e che eravamo lì per fare la differenza, per portare cibo e aiuti. Quando si è unito al resto del gruppo che lasciava il sito, a cui era stato ordinato di uscire verso il corridoio umanitario, l’Idf aveva già iniziato a sparare colpi contro la folla che percorreva il corridoio di Morag verso Ovest. Sparavano per farli avanzare. Il gruppo con cui si trovava Amir è rimasto un po’ indietro e si è trovato nel luogo in cui sparavano. Alcune persone hanno evitato i colpi, altre sono rimaste ferite. Qualcuno è morto. Amir era tra quelli. Come abbiamo saputo un paio di giorni fa, parlando con sua madre, il suo corpo non è stato ancora trovato".

Non solo: Aguilar parla anche di bulldozer e demolizioni sistematiche. Racconta che ci sarebbero "persone che affermano di essere pagate 1.500 dollari al giorno ogni volta che entrano a Gaza per radere al suolo una casa o un edificio e poi ripulire le macerie".

Poi, un’ulteriore accusa pesantissima: la fame usata come strumento di guerra. "Sì, è molto evidente che la popolazione stia morendo di fame. Ci stiamo avvicinando a una carestia totale, per l’intera popolazione. Chi nega tutto ciò è irresponsabile, tradisce la decenza umanitaria di base. Stiamo fornendo cibo dentro Gaza, ma non l’acqua. Ora stiamo fornendo i mezzi per cucinare il cibo, che dev’essere cotto. Non possono cucinare e non hanno acqua. Se questa operazione è intenzionale? Sì".

E infine, la dichiarazione che forse più di tutte riassume l’orrore vissuto da Aguilar nella Striscia: "Negli altri conflitti e guerre in cui sono stato coinvolto non ho mai assistito né ho visto il livello di violenza e il disprezzo per la salvaguardia e la protezione dei civili a cui ho assistito a Gaza contro i palestinesi. E sono stato in posti dove la guerra era piuttosto intensa".

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