18 Giugno 2025
Iran attacca Israele con missili ipersonici russi, Khamenei risponde a minacce Trump e Netanyahu: “Battaglia ha inizio, trionferemo su regime sionista” Fonte: X @TheReal_RX
L’Iran ha lanciato un attacco diretto contro Israele utilizzando missili ipersonici di fabbricazione russa, segnando un punto di svolta nello scontro tra Teheran e Gerusalemme. Mentre in Israele risuonavano le sirene d’allarme, la Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, rispondeva pubblicamente alle minacce del premier israeliano Benjamin Netanyahu e del presidente Usa Donald Trump: “La battaglia ha inizio, trionferemo sul regime sionista”.
L’Iran ha lanciato numerosi missili ipersonici russi verso il Centro e il Nord di Israele. In molte città sono risuonate le sirene di allarme. Crolli e incendi sono stati segnalati in almeno cinque località e le squadre di soccorso sono al lavoro per domare le fiamme. L’impatto dell’attacco iraniano è il seguente: un parcheggio nel centro del Paese è stato centrato da un missile, causando l’incendio di almeno venti automobili. In alcune città, come Wadi Ara, HaMifratz, HaAmakim, HaCarmel e Menashe, i sistemi di allarme sono entrati in funzione per avvertire la popolazione. Secondo l'esercito israeliano, sarebbero “10 i missili lanciati dall’Iran in un’ora”.
I media israeliani riportano che diverse persone sono rimaste ferite durante la fuga verso i rifugi. Il Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche ha poi confermato l’impiego di missili ipersonici russi.
A infiammare ulteriormente la situazione è stato un post su X della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, riportato da Al Jazeera, il quale ha risposto alle minacce di Netanyahu e Trump: “Nel nome del nobile Haidar, la battaglia ha inizio”, in riferimento al quarto califfo musulmano. Anche il Guardian cita un altro messaggio di Khamenei, che richiama il Corano: “Aiuto da Allah e conquista imminente. La Repubblica Islamica trionferà sul regime sionista per volontà di Dio”.
In più, secondo fonti del New York Times, funzionari americani temono che l’Iran possa estendere il conflitto minando lo Stretto di Hormuz — da cui transita circa il 30% del petrolio mondiale — nel caso in cui gli Stati Uniti dovessero intervenire direttamente. Gli stessi funzionari riferiscono che Teheran avrebbe già posizionato missili e altre attrezzature per attacchi mirati contro le basi statunitensi in Medio Oriente.
Nel frattempo, l’aeronautica israeliana conferma di aver intercettato anche 3 droni lanciati dall’Iran durante la notte: 2 sopra il Mar Morto e 1 nel nord del Paese.
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