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Mosca, la parata per il Giorno della Vittoria sul nazismo, avvenuta il 9 maggio di 80 anni fa, presenti con Putin, Xi Jinping, Lukashenko, Maduro, Lula, Vucic, Fico e Dodik; UE assente

Presenti per le celebrazioni della vittoria sul nazismo Xi Jinping (Cina), Lukashenko (Bielorussia), Maduro (Venezuela), Lula (Brasile), Vucic (Serbia), Fico (Slovacchia), Dodik (Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina)

06 Maggio 2025

Putin, Giorno della Vittoria

Vladimir Putin alla parata del Giorno della Vittoria (fonte: Lapresse)

A Mosca stanno venendo ultimati i preparativi per il Giorno della Vittoria, la festa nazionale che celebra la fine della II guerra mondiale (in Russia conosciuta come 'Grande guerra patriottica') e la vittoria delle truppe sovietiche sul nazismo avvenuta il 9 maggio di 80 anni fa. Ad assistere alla parata, accanto al padrone di casa Vladimir Putin, ci saranno molti altri capi di Stato e di governo. Tra tutti spicca la presenza del leader cinese Xi Jinping, alleato dello zar e in visita in Russia dal 7 al 10 maggio, proprio in occasione delle celebrazioni. Tra gli europei presenti il presidente serbo Alexsandar Vucic e il primo ministro slovacco Robert Fico. UE assente

Mosca, la parata per il Giorno della Vittoria sul nazismo, avvenuta il 9 maggio di 80 anni fa, presenti con Putin, Xi Jinping, Lukashenko, Maduro, Lula, Vucic, Fico e Dodik, UE assente

Sono diversi i leader mondiali che parteciperanno alle celebrazioni per il Giorno della Vittoria il 9 maggio a Mosca. Oltre al leader cinese, presente il fedele alleato bielorusso Alexsandr Lukashenko, il presidente del Venezuela Nicolas Maduro, il brasiliano Inacio Lula da Silva e il capo di Stato cubano Miguel Diaz-Canel. Oltre a loro anche il vietnamita To Lam e il palestinese Mahmoud Abbas. Tra i leader europei presenti solamente il serbo Vucic (che è però stato male dopo la visita negli USA ed è rientrato in anticipo, venendo brevemente ricoverato), il premier slovacco Fico e il presidente delle Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina Milorad Dodik. Nessuna delegazione dell'Unione Europea presente, nemmeno l'ungherese Viktor Orban che ha confermato la sua assenza. 

Il 9 maggio del 1945 finiva ufficialmente la II guerra mondiale, con la firma della resa da parte della Germania nazista. Mentre Hitler si era suicidato il 30 aprile nel führerbunker di Berlino (anche se documenti della CIA sosterrebbero che sia fuggito in Argentina, protetto dallo stato profondo di Washington mentre Stalin sapeva), la battaglia nella capitale tedesca con l'Armata Rossa continuò fino al 2 maggio, quando le ultime truppe naziste si arresero ai sovietici che già avevano issato la bandiera delll'URSS sul Reichstag. La resa senza condizioni venne ufficialmente firmata nei giorni successivi dai gerarchi nazisti rimanenti, mettendo fine al conflitto.

Il Giorno della Vittoria è una celebrazione molto sentita in Russia, grazie al ruolo determinante giocato dall'Armata Rossa nella guerra. È opera delle truppe sovietiche la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, nonché la capitolazione di Berlino; inoltre, la sconfitta nazista in Russia nell'ambito dell'Operazione Barbarossa è stato un tassello fondamentale nella sconfitta della Germania di Hitler.

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