Giappone, 28enne in auto investe intenzionalmente 7 bambini a Osaka, arrestato con l’accusa di tentato omicidio, l’uomo: “Ero stufo, volevo uccidere qualcuno”

A Osaka, in Giappone, un uomo di 28 anni alla guida della propria auto ha investito deliberatamente un gruppo di scolari, ferendone 7. L’attacco è avvenuto mentre i bambini, tutti frequentanti una scuola elementare, stavano facendo ritorno a casa dopo la fine delle lezioni. L’uomo, che è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, ha dichiarato: “Ero stufo, volevo uccidere qualcuno”.

Uomo investe 7 bambini di rientro da scuola, arrestato per tentato omicidio: "Ero stufo, volevo uccidere qualcuno"

Secondo quanto riferito dalla polizia e dai principali media giapponesi, tra cui l’emittente pubblica NHK, i 7 bambini sono stati immediatamente trasportati in ospedale. Fortunatamente, nessuno di loro ha perso conoscenza e le loro condizioni, seppur preoccupanti, non sembrano essere tali da far temere per la vita. Le ferite riportate vanno da graffi a contusioni più serie, ma tutti i piccoli risultavano vigili all’arrivo dei soccorsi.

L’aggressore, un uomo di 28 anni residente a Tokyo, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Interrogato dalla polizia, avrebbe già ammesso le sue responsabilità. La motivazione fornita, fredda e sconcertante, lascia sgomenti: “Ero stufo di tutto, così li ho investiti con l’auto pensando di uccidere qualcuno”, ha dichiarato agli inquirenti secondo quanto riportato dalla NHK.

Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e caos. Una fonte intervistata da Nippon TV ha raccontato che l'auto procedeva a zigzag e che una delle bambine era “coperta di sangue, mentre gli altri riportavano quello che sembravano graffi”. Alcuni insegnanti, accorsi immediatamente dopo l’impatto, sono riusciti a trascinare l’uomo fuori dal veicolo. “Indossava una mascherina chirurgica e sembrava sotto shock”, ha aggiunto il testimone.

Le autorità locali hanno avviato un’indagine per chiarire le circostanze precise dell’attacco e per valutare le condizioni psicologiche del sospettato.