USA, Trump estende di 75 giorni scadenza per accordo su TikTok: "Stiamo lavorando duramente per salvarla, fatti enormi progressi"

Donald Trump ha annunciato di aver esteso la scadenza per la vendita di TikTok di altri 75 giorni. Il tycoon, con un post sul social Truth, ha dichiarato che la scadenza prevista per il 5 aprile verrà estesa per arrivare ad un accordo. "La mia amministrazione ha lavorato duramente a un accordo per salvare TikTok e abbiamo fatto enormi progressi. L'accordo richiede ulteriore lavoro per garantire la firma di tutte le approvazioni necessarie, ed  è per questo che sto firmando un ordine esecutivo per mantenere TikTok attivo e funzionante per altri 75 giorni", ha scritto il presidente Usa.

USA, Trump estende di 75 giorni scadenza per accordo su TikTok

Poco dopo il suo insediamento, il 47esimo presidente USA aveva ritardato di 75 giorni il bando dell'app cinese approvato dal Congresso; ora la scadenza è prolungata ma un accordo dovrà essere trovato al più presto. Amazon aveva inviato un'offerta d'acquisto negli scorsi giorni, con però nessun risultato, rimanendo probabilmente in sospeso. ByteDance, il proprietario dell'app, ha dichiarato in una nota che restano ancora "questioni chiave da risolvere" per garantire un accordo. 

L'ex presidente Joe Biden l'anno scorso aveva firmato una legge che richiedeva alla società madre di TikTok di cedere il controllo dell'app, a causa di alcuni problemi legati alla sicurezza nazionale: se ciò non fosse successo, il social sarebbe stato vietato negli Stati Uniti. Poi i due prolungamenti della scadenza da parte di Trump hanno allungato la vita di TiktTok negli USA. Il tycoon d'altra parte aveva promesso in campagna elettorale di impegnarsi per salvare l'app cinese, andando incontro a "quei milioni di americani che la usano per divertimento e per lavoro". 

Fra le varie opzioni considerate c'è quella di creare un'entità americana e lasciare l'algoritmo nelle mani della cinese Byte Dance, che lo concederebbe poi in prestito per consentire all'app di continuare a funzionare negli Stati Uniti.