12 Marzo 2025
collisione Mare del Nord Solong Stena
A seguito dello scontro tra 2 navi avvenuto l'11 marzo a largo delle coste britanniche, il capitano della Solong, il cui nome non è ancora stato diffuso, è stato arrestato con il sospetto di "omicidio colposo derivato da negligenza grave". Si tratta di un uomo di 59 anni di origine russa.
La polizia britannica ha effettuato un arresto nell’ambito delle indagini sulla collisione avvenuta nelle acque del Mare del Nord, al largo delle coste inglesi di Hull, tra la portacontainer portoghese Solong e la petroliera svedese Stena Immaculate, noleggiata dal Pentagono tramite lo spedizioniere americano Crowley. La petroliera coinvolta è una delle dieci imbarcazioni che trasportano il carburante per le forze armate USA, in particolare cherosene per aerei, da utilizzare in situazioni di conflitto o emergenza. L'imbarcazione era stata noleggiata dall'esercito statunitense, in particolare dal Military Sealift Command. Lo ha riferito Jillian Morris, portavoce del comando che gestisce navi con equipaggio civile per trasporti del Pentagono.
Il capitano della nave cargo sarebbe un uomo 59 anni, sospettato di “omicidio colposo derivato negligenza grave”. L’arresto è avvenuto dopo la conclusione delle ricerche del marittimo della Solong, l'unico membro dell'equipaggio non salvato, per il quale è stata dichiarata la morte presunta. Ieri, il proprietario della nave Ernst Russ aveva dichiarato: "Tredici dei 14 membri dell'equipaggio della So ong sono stati portati sani e salvi a riva. Sono in corso gli sforzi per localizzare il membro dell'equipaggio disperso". Tuttavia, per quanto riguarda il capitano, al momento non ci sono accuse di atti intenzionali, e le autorità britanniche hanno escluso l’ipotesi di reato doloso, ribadendo che non sono emerse tracce di una pista criminale.
Secondo le informazioni finora disponibili, la Solong, in navigazione tra la Scozia e Rotterdam, ha urtato su un fianco la Stena Immaculate, che era ancorata a poche miglia dalle coste britanniche, di fronte al porto di Hull. La Stena, che trasportava carburante per le forze armate USA, era stata noleggiata dal Pentagono per il trasporto di 220.000 barili di carburante per jet militari (cherosene). La collisione ha fatto scattare, dunque, anche una drammatica emergenza a poche miglia dalle coste britanniche dell'Inghilterra nordorientale, innescando lo spettro di una catastrofe ambientale la cui entità resta ora da definire.
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