19 Dicembre 2024
Fonte: X
Oggi a Bruxelles si riuniranno i leader dei 27 paesi dell'Ue per il primo Consiglio europeo della nuova legislatura sotto la guida del neo-presidente Antonio Costa. Sul tavolo la crisi in Siria, dopo la presa di potere dei jihadisti di Hts e la destituzione di Assad, gli sviluppi della guerra tra Russia e Ucraina, e la guerra in Palestina. Ma anche i rapporti con gli Stati Uniti, in vista del ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, che si insedierà il 20 gennaio del 2025. Questi i principali temi che verranno affrontati. Ieri il vertice con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, che ha dichiarato: "Se ora iniziamo a parlare fra di noi che forma prenderà la pace, rendiamo la vita molto facile ai russi, che potranno rilassarsi, fumarsi un sigaro e seguire il nostro dibattito in televisione", allontanando così la possibilità che si potesse concretizzare una discussione o un dibattito sull'eventuale conclusione del conflitto bellico tra i due paesi dell'est Europa.
L'ultimo vertice Ue dell'anno coincide con il primo presieduto da Costa, che ha dato il via alla sua presidenza del Consiglio Europeo l'1 dicembre. Al centro delle discussioni dei 27 rappresentati ci sono tutti i temi di crisi globali, dall’Ucraina al Medio Oriente, la Siria, la Georgia e la Moldova. Non si parlerà di economia. La Ue cerca di prepararsi alla nuova situazione politica in vista dell’insediamento di Trump alla Casa Bianca in gennaio. Proprio l’incertezza sulle mosse concrete che Trump deciderà di attuare, a partire dal modo in cui interverrà sul conflitto in Ucraina, rende tanto incerto l’atteggiamento dell’Unione europea che, di fatto, non ha una voce unica e nemmeno un peso negoziale nelle crisi aperte.
Oggi, non si parlerà di accordo Ue-Mercosur sul quale non è chiaro come andrà a finire la discussione tra i governi: c’è sempre l’opposizione della Francia e della Polonia. Anche l’Italia è critica, tuttavia se ci saranno impegni finanziari europei per sostenere i settori economici che potrebbero essere danneggiati dall’intesa commerciale, il sostegno dovrebbe essere assicurato. È una partita aperta nella Ue. La premier Meloni è intenzionata a parlare della crisi del settore auto.
Ieri sera l'incontro a Bruxelles con il segretario generale dell'alleanza atlantica. Oltre a Rutte, che ha scelto come location proprio la sua residenza e non la sede Nato, erano presenti anche alcuni responsabili di governo (Francia, Germania, Italia, Polonia, Olanda e Danimarca), il ministro degli Esteri britannico in rappresentanza del governo Starmer e il presidente ucraino Zelensky. Presenti anche il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. L'incontro è stato anticipato da un bilaterale tra Zelensky e Macron. Un incontro è stato dedicato anche al tema delle migrazioni, promosso dal presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni con il presidente olandese e quello danese (al vertice per rappresentare l'intero gruppo di paesi scandinavi).
Nell'incontro il segretario Nato Rutte ha sottolineato: "Quando arriverà la pace un giorno, pensiamo anche all'economia ucraina, non solo adesso ma anche dopo un futuro accordo di pace" e, riprendendo immediatamente la questione della fornitura di armi, ha aggiunto "dobbiamo assicurarci di fornire tutto il possibile per la difesa aerea e il sistema di armi". "Più armi per l'Ucraina, ma anche soldi per l'economia del paese", ha concluso. Intanto il premier britannico Starmer, in una chiamata con Trump ha dichiarato che fornirà a Kiev "equipaggiamenti militari per un valore di 225 milioni di sterline (273 milioni di euro), tra cui droni, sistemi di difesa aerea e munizioni".
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