10 Dicembre 2024
Vladimir Putin (fonte foto Lapresse)
"Una volta che ci sarà una quantità sufficiente di missili Oreshnik, la Russia non prenderà più in considerazione l'uso di armi nucleari". Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo oggi a una riunione del Consiglio per la società civile e i diritti umani, come riportato dall'agenzia russa Tass.
"Stiamo migliorando la nostra dottrina nucleare, non inasprendola. Fondamentalmente, ora, dobbiamo migliorare il missile Oreshnik, non la dottrina nucleare", ha osservato Putin.
"Se osserviamo più da vicino, una quantità sufficiente di questi sistemi d'arma all'avanguardia eliminerebbe di fatto la necessità di ricorrere alle armi nucleari", ha spiegato. Una prima prova sul campo del missile si è verificata proprio a fine novembre 2024 sul teatro di guerra dell'Ucraina. Si è trattato della prima volta in cui questo tipo di arma è stata utilizzata al di fuori di una simulazione o di un test dell'esercito di Mosca.
Il missile balistico ipersonico Oreshnik utilizzato dalla Russia è in grado di viaggiare a una velocità superiore a Mach 10 (che equivale a oltre 12.250 km/h) e può trasportare sia testate nucleari, sia quelle convenzionali. Fatto che lo rende una minaccia significativa per l'Europa e non solo.
Il 21 novembre 2024, la Russia ha impiegato per la prima volta l'Oreshnik in un attacco contro un impianto industriale a Dnipro, in Ucraina. Il presidente Putin ha dichiarato più volte, anche prima di quella occasione, che questo missile è "impossibile da intercettare", annunciandone l'avvio della produzione in serie. L'Oreshnik è dotato di veicoli di rientro multipli indipendenti (abbreviati con l'acronimo "Mirv"). I Mirv permettono a ciascuna testata di colpire obiettivi distinti, con un controllo molto preciso sulle destinazioni di impatto. La sua velocità e capacità di manovra lo rendono pressoché impossibile da intercettare con i sistemi di difesa attuali.
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